Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

Si comincia con la martire cristiana di Giuseppe Sciuti. Lo trovi tra i primi dipinti. Una fanciulla condotta al supplizio, trascinata , con le mani legate , da un soldato che indossa una armatura. Ma è tra le poche , questa piccola donna dallo sguardo triste e spaurito, a ricordare  lotte e rivolte. Per il resto si susseguono , nelle sale della Gam di Palermo, donne eleganti, corpi sensuali, nudi di veneri , signore fatali , popolane e aristocratiche, vedove e orfane. Donne che vivono nella storia senza farla. La donna un passo indietro, sempre. E così ? Lo chiedo ad Antonella Purpura, ( da qualche giorno in pensione n.d.r) direttrice del museo.

Antonella Purpura , direttrice della Galleria di Arte Moderna

Risponde “No, non mi sembra. Nell ‘Ottocento la questione femminile balza prepotentemente all‘attenzione e l’arte non può che sottolinearne l’importanza. La giovane cristiana perseguitata è un’eroina, una donna che lotta per affermare i suoi principi e opporsi al potere.Quando l’arte scopre la donna che si batte , che entra nella storia da protagonista ? 

“ Il risorgimento, rivoluzione borghese vede in prima linea intellettuali, artisti che volevano affermare al di là degli ideali politici, una nuova visione di società dove la visione della donna cambiava

“Certo. Il ruolo della donna cominciava ad andare oltre gli stereotipi di madre e moglie per individuarne il sempre crescente ruolo politico e sociale.”

Quali dipinti esposti in Gam lo mettono in luce ?

“ Nella nostra collezione un esempio è “ Sepoltura garibaldina” di Liardo , dove le due giovani donne, appartenenti a due differenti classi sociali, come chiaramente indicato dall’abbigliamento, non sono le vittime di una tragedia

E cos’altro allora ?

“ Sono  fiere protagoniste di una grande lotta di riscatto sociale.Mi viene in mente a tale proposito il celebre dipinto di Delacroix ‘La libertà che guida il popolo ‘ovvero ‘quarto stato’ di Pellizza da Volpedo, opera emblematica del verismo sociale.

Presto esporrete pittura conservati in magazzino . Qualche novità sulla donna ?

“ Direi di si. La mostra sul mito che si aprirà tra qualche settimana sarà anche un’occasione per focalizzare l’attenzione sulla figura femminile nella classicità e sull’interpretazione che ne diedero gli artisti….” 

Nella classicità ? In che senso ?

“La riscoperta della Magna Grecia a seguito delle imponenti ricerche e delle campagne di scavi archeologici, riportarono alla luce testimonianze e reperti di fondamentale importanza che necessariamente portarono ad una riflessione sul ruolo della classicità in rapporto alle nuove istanze romantiche e alle correnti realistiche che in breve avrebbero permeato la cultura europea.

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