Anna Kennel è pittrice della natura. Dipinge alberi e foglie, prati e cieli, nuvole e sole. Coniuga la precisione del tratto con la fantasia e il sogno. I nostri lettori ne conoscono i dipinti, perchè SE E’ COSÌ li ha già messi in mostra. Ora vedete lavori particolari . Ha scelto piccole pietre come tele. E vi ha disegnato volti famosi e immaginati. Puntuale nelle linea si diverte e diverte, ammicca, allude, ironizza , scherza, sorride e fa sorridere. Perché Anna, gli chiedo, l’uomo nella pietra e perché la pietra come tela ?
“ Per un artista non esiste differenza tra tela, carta, pietra o altri tipi di materiali che si possano utilizzare per dare sfogo alla propria creatività. Ricordate Cimabue? Si accorse del talento di Giotto vedendolo disegnare su una pietra. Non voglio assolutamente paragonarmi a questo sommo pittore, ma è soltanto per far capire quanto tutto possa apparire possibile quando gli occhi guardano oltre l’ovvio e lo scontato….”
Allora la pietra usata come tela, la tela usata come pietra. In entrambi può materializzarsi l’ispirazione dell’artista. Vuoi dire questo ?
”Certo. Nulla può ostacolare la fantasia e la possibilità di esprimersi, almeno in questo l’arte non pone né limiti né confini. Meraviglioso vero? “
Vero. Ma nei tuoi ci sono volti di uomini famosi e volti immaginati. Cosa ti induce a scegliere i primi se qualcosa c’è ?
“ Sui sassi ho sempre disegnato volti immaginari, la pietra stessa mi ispira con la sua forma unica e particolare, accompagnandomi alla completa realizzazione. Ad un tratto scopro, per puro caso, che i volti somigliano a visi conosciuti. Ho fatto ritratti su commissione ad amici cari e così è venuta l’idea di ritrarre volti noti..”
Per esempio ?
“Camilleri, Levi Sciascia, Tomasi di Lampedusa, Pirandello e altri di pura fantasia sono solo alcuni dei personaggi che si possono vedere in questa carrellata che hai realizzato pazientemente per me…”
Ma c’è in questi lavori un incrocio tra descrizione e immaginazione. Come sempre , del resto nelle tue opere
“. Può darsi. Quando iniziai a farlo, mi sembrò di dare loro vita poiché il sasso, al contrario del foglio, diventa quasi tridimensionale e, essendo un oggetto che puoi prendere tra le mani, percepisci una fisicità. .”
E quali sentimenti vuoi suscitare in chi li guarda ?
“Spero suscitino un sorriso che allieti le giornate, giornate sospese tra silenzi ed incredulità, paure e speranze. Io continuo a lavorare e a pensare a un prossimo futuro in positivo…”
Il tempo del Corona Virus ti ispira qualcosa ? Cosa stai preparando ?
“Sto realizzando un disegno che raffigura Santa Rosalia: spero che come successe nel 1625 liberi nuovamente la nostra città e il resto del mondo da questa nuova peste “