Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

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Ho chiesto anche a Maurilio Catalano ( come non potevo ) di mettere una mascherina, simbolo del tempo del Covid, in un suo dipinto. Sapevo avrebbe resistito. La mascherina non gli piace , ero ( e sono ) certo che non la usa, mi aspettavo mi rispondesse di no, speravo solo che il modo fosse garbato. Invece la sorpresa. Ha accettato l’invito rovesciando l’ordine delle cose: non la mascherina in un dipinto ma il dipinto nella mascherina. Così vi  ha dipinto una delle sue barche, un po lance da pesca , un po gondola veneziana, e la indossa. Mi manda la foto. La indossa e si diverte. E non credo si fermerà. Trascorre il suo tempo come una bella vacanza. Si divide tra Villa Scalea e il mare dello Sperone,  senza togliersi il gusto di un salto a San Vito. Maurilio cerca sempre il suo mondo e non c’è luogo in cui non lo trova. Dipingerà ancora con il cuore che batte per il mare mentre sogna mostri marini e polipi giganteschi, lampare nella notte . Poi locomotive e vagoni, carretti e ruote ,forme che in Catalano si rincorrono, si sformano, si riformano in  una tensione infinita…

maurilio catalano