Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

L’INTERVISTA con AURELIO MISITI 1/

È stato vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti e vice-Ministro nel 2011. Eletto due volte deputato dal 2006 al 2013. Preside della Facoltà di Ingegneria Università Sapienza di Roma per due mandati dal 1988 al 12-1994.Presidente dell’A.C.E.A. di Roma dal 1983 a 12-1987; Presidente per 2 volte del C.S L.L. P.P. dal ‘94 al 2003.

di GIOVANNI PEPI

Ponte sullo Stretto , il quadro è nuovo. Non solo se ne torna a discutere. Sono d0’accordo le forze del centrodestra, a cominciare dalla Lega. E’ d’accordo il Pd. E pure tra i Cinque Stelle si accantonano i no ideologici della prima ora. Che succede ? Ne parlo con Aurelio Misiti che del Ponte sa molto. Ne ha studiato le carte. E’ un tecnico di riconosciuta competenza, ma non gli manca l’esperienza politica per valutare il contesto. Che succede ?
“Succede quello che Lei vede. Il consenso sul Ponte si allarga. Si è così a un buon sostegno al Governo Draghi, che dovrà seguire le direttive europee…”
Un buon sostegno perchè ?
” Perchè gli danno molti margini nell’uso dei fondi messi a disposizione dell’Italia….”
Su quali punti in particolare ?
” Gli obbiettivi dell’Europa del nuovo corso post Brexit per il nostro Paese sono noti, No ?”
Riassumiamoli..
“Ridurre e in prospettiva annullare le differenze sociali ed economiche dei territori..”
Che per l’Italia dovrebbe significare più interventi nel nostro Sud..
“Appunto. Poi c’è da completare le realizzazioni dei corridoi europei passanti per l’Italia..”
Quali in particolare ?
“In particolare l’ex corridoio n, 1 oggi modificato in 5 che finisce a Malta anziché a Palermo e che collega il mare del Nord con il Mediterraneo….”
E qui il discorso si incrocia con il Ponte sullo Stretto
“Esatto. Quest’ultimo presenta la criticità nell’attraversamento dello Stretto di Messina, che sarà superata con la costruzione del ponte..”
E arriviamo ai tanti di cui si diceva. Ma ci sono ancora i ni, le diffidenze, le incertezze. Non tutto è semplice. Anzi..
”Certo, Ci sono ancora delle resistenze che però appartengono alla categoria di chi non conosce la legislazione italiana ed europea dei Lavori Pubblici “

In che senso ?

“ Queste incertezze sono diffuse sui media da chi ignora la legge. Le certezze invece sono tante a partire dalla decisione nuova dei vertici della Commissione Europea di istituire il Recovery Fund sostenuto dai 27 membri dell’Unione…”
C’entra il nostro Sud in queste novità ?
“C’entra eccome. Per superare il gap tra Nord e Sud l’Italia riceverà più fondi europei rispetto agli altri paesi. I Lavori Pubblici ubbidiscono alle leggi descritte che vanno rispettate da tutti gli italiani compresi i governanti. Una legge speciale di abrogazione delle normative attuali non mi sembra realistica. Il caso Genova è irripetibile. E non solo questo.”
Cos’altro ?
“Altra certezza importantissima è la relazione della Commissione del MIT, presentata in Parlamento dal Governo. Ne facevano parte professori universitari e alti funzionari dello Stato..”
Ma proprio loro rimettono in campo l’ipotesi di un Ponte a tre campate, cosa diversa da quella che ne prevedeva una sola per la quale il progetto esiste già. Molti la contestano. Allungherebbe i tempi..
“Se Lei mi chiede se si può partire anche domani se si dovesse costruire un ponte a campata unica la risposta è No. “
E perchè ?
“Abolita la legge obbiettivo e quindi la figura del general contractor, vanno seguite le norme europee sui progetti e sugli appalti .che l’Italia ha adottato,(D. L.n.n.50.del 2016, art.23)….”
Nel senso che ci sono vincoli europei ?
“In base alle normative vigenti la Commissione Ministeriale ha seguito le indicazioni europee , fornendo ad ANAS e FF SS gli argomenti per gli studi di fattibilità su almeno tre soluzioni progettuali. ..”
E come si dovrà procedere ?
“A questo punto il Committente, cioè ANAS e FF SS ,eseguirà tre progetti di fattibilità tecnica ed economica delle varie soluzioni. per individuare la soluzione che presenta il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività. “
E dopo questa scelta ?
“Individuata la soluzione migliore, si passa alla redazione del progetto definitivo da presentare al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per il necessario e obbligatorio parere; quindi si farà la gara , con appalto a misura. In 3- 4 anni il Ponte potrà essere costruito…”
Soltanto ?
“Certo. Si ordineranno i diversi componenti a fornitori specializzati, che , lavorando in parallelo, per una certa data dovranno portare al cantiere di assemblaggio di Messina il prodotto finito. Si può prevedere un coinvolgimento notevole dell’acciaieria ex ILVA di Taranto e di altri cantieri italiani, visto che il 75 percento del costo totale del ponte appartiene all’acciaio

continua