di ENZO GIAMBANCO
Ciao Giovanni . Leggo oggi su Il Giornale di Sicilia, che Nello Musumeci, presidente della Regione, per far fronte stretto nella doppia emergenza di acqua e immondizia , si rivolge a Roma. “Lo Stato ci aiuti”, leggo nel titolo del quotidiano. Beh, se non altro questa invocazione è laica, a fronte delle processioni al Santuario della Madonna di Siracusa di Totò Cuffaro. Certo queste ultime avevano il radicamento millenario dei culti di Demetra mentre le invocazioni allo stato richiamano le Verrine. Di assunzione di responsabilità non dobbiamo parlarne? Sprechi e ruberie di acqua, bollette non pagate, mancanza di progetti sensati, incapacità progettuale e di uso delle risorse, inefficienza sistematica. Ecco, la richiesta di aiuto allo Stato dovrebbe trovare una sola risposta: il commissariamento per supplenza . Questo, e tanti altri, è il frutto amaro della specificità regionale. Per favore, torniamo a sentirci ed essere italiani; vogliamo essere uguali non diversi.