Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

Una delle foto in mostra alla galleria Agorà. Un click QUI per le altre immagini

Si chiude domani ad  Agorà ( Palermo, via 12 gennaio 2, la mostra di Solveig Cogliani recensita da  SE E’ COSI’  lo scorso 16 marzo. qui. Pubblichiamo, per gentile  concessione della galleria, nuove immagini che abbiamo tratto dal libro Diarus e pure una parte  della  prefazione  del curatore  Francesco Gallo  Mazzeo.

di FRANCESCO GALLO MAZZEO 

“Un diario è un diario e basta, non importa di cosa è fatto, in genere effetto di segni, impressioni, di suggestioni, di segreti e di ogni cosa che c’è dentro, dice qual è il suo vero stile, la sua franchezza …che dà candore al segno e rende viva la scrittura in tutta la sua pienezza e la sua ritrosia, totale, unico, per cui deve essere preso, visto, per quello che è, una  “ casualità “rivelatrice di arcani, di segreti del cuore e della mente, come una svelazione e un enigma insieme, sfumato, ambiguo anche quando il tempo si viene a sovrapporre al tempo, in un fecondo genio, caos  e tutto scorre, ambiguo e lineare insieme, in enigma. E non si tratta di fare combinare nuvole e cavalli, sogni e risvegli, facendoli parte di un gioco di parole, visioni, oltre che di immagini, di un accattivante ritmo letterario, fatto di metafore e allitterazioni, evocazioni magiche, voli e follie, da far rispecchiare, le une con le altre parentesi in questo caso, componendo una poematica fitta, fitta, di silenzio e di complicità parentesi per delineare a suo modo, una forza che si modula in modo metamorfico che cambia di continuo, in una stilistica estrosa, libera, che trattiene gli umori e non ti fa disperdere in mille rivoli, puramente gestuali, accidentali, ciò che deve essere unito, in un vorticare segnico, E coloristico, la portata delle emozioni e delle sensazioni, che in essi sono in forma e contenuto, narrazione poesia, suggestioni che sono immerse in un vortice tonale, per dotarsi di luce, ma quando occorre, diventano soggetti decisi, forti, arcaici, riemergono per sporcarsi con le tante cose del mondo, corporali, fisiche, ma anche psicologiche, della fantasia, della memoria, quindi, oltre che di luci, anche di ombre, per rendersi percepibili, visibili….

Una delle foto in mostra alla galleria Agorà. Un click QUI per le altre immagini

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