Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

L’INTERVISTA….con ENZO GIAMBANCO

 medico, presidente della società nazionale di ginecologia 

Ciao Enzo. Si parla tanto, in questo tempo incerto, di  voglia di maternità. Ce n’è di più o di meno oggi ?

“Vedi, fin da giovane , …

 

mi suonava falsa la affermazione che una donna non è completa se non diventa madre…”

E perché ? E’ un punto fermo nella nostra cultura.. ..”

“Perché era una delle convenzioni ad excludendum delle donne da un ruolo sociale. Del resto il voto femminile era stato concesso solo nel 1946. La lunga frequentazione con loro, professionale s’intende, mi ha gradualmente chiarito i termini di questa presunta missione. 

E che cosa ti è chiaro ?

“ Che la maternità non è un istinto ma un sentimento.”

Un sentimento ? Ma cosi’ cade un pilastro . Allora si può affermare la normalità del rapporto tra un bimbo adottato e un coppia omosessuale..”

“E’ così. Il sentimento può nascere, germogliare, ed anche morire. Indipendentemente dal contesto e dal genere. Del resto, ci sono sentenze dei Tribunali che si sono ispirano a tale convinzione…”

Cosa dicono ?

“ Affermano la legittimità di un rapporto parentale, anche tra omosessuali. Basato sul sentimento e non certo sulla biologia. Non so se hai letto il libro di Melania Mazzucco Sei come sei..”

No. Qual’è la storia  ?

“ Quella di una coppia che ottiene una gravidanza grazie ad una donna armena. Lei  “affitta” il suo utero per la gestazione ottenuta con il seme di uno dei due partners. Per la piccola Eva i due saranno entrambi avvertiti come genitori…”

E’ un salto epocale. Ma, tornando alla procreazione, ci sono differenze tra Nord e Sud ?

“ Si ma nel senso inverso rispetto a quanto si immagina…”

Si procrea meno al Nord, se non sbaglio..

“Sì, ed è un controsenso. Si dice spesso che le  difficoltà economiche e la precarietà del lavoro provocano una  scarsa propensione alla gravidanza…”

Non è cosi’ ?

“Direi proprio di no. I dati nazionali, scomposti per regione, vedono riduzioni forti in Lazio ( meno 7%) e nelle Marche ( meno %,6 % )..”

Invece in Sicilia ?

“ Siamo a un segno più’ ma lo siamo anche in Piemonte. Il fattore socioeconomico non incide, mi pare. Neppure tenendo conto del tasso di fecondità delle donne..”

Qui come stanno le cose ?

“Se osserviamo il rapporto donna/nascite, nel 2017 siamo a  1,39 per le regioni del Nord Italia, con un massimo di 1,75 nella Provincia di Bolzano, a fronte dell ’ 1,23 della Basilicata, dell’ 1,22 del Molise e dell’ 1,09 della Sardegna …”

Allora , se non reddito e ricchezza, cosa fa la differenza..?

“ Forse è più influente il fattore dei servizi. Infatti se nelle Provincie di Trento e Bolzano, ad esempio, il 95% dei bambini ha accesso agli asili nido e nelle regioni del Nord la disponibilità è sempre superiore al 15%, in Sicilia crolla al 5%…”

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