Lagalla
di GIOVANNI PEPI
Roberto Lagalla, già rettore dell’università di Palermo, oggi assessore alla Formazione, pensa ad una svolta nel settore. Meno male. Sentirà fra poco formatori, professioni e imprese. Allora, assessore. I soldi dell’avviso 8, centoquarata milioni dall’Europa, sono congelati. Intanto Lei ne ha trovati altri….
“ E’ cosi. L’avviso 8 è congelato. Abbiamo potuto solo pubblicare il bando per la formazione che è sostitutiva della scuola dell’obbligo..”
E per gli adulti ?
“Qui opereremo con i nuovi fondi trovati…”
A quanto ammontano ?
“ A quasi 90 milioni, per il momento…”
Soldi nuovi. Sistemi vecchi ? Con chiarezza assessore: avremo sempre la formazione con gli enti conosciuti ?
“Chiarezza d’accordo. Saranno coinvolti tutti gli enti che sono in possesso dei requisiti di accreditamento. Lo prevede la legge…”
Nessuna novità ?
“ Ne saranno introdotte eccome. Anzi il nostro obiettivo principale, ciò che qualifica il ruolo della Regione come partner della formazione, è quello di ampliare il catalogo delle competenze. Non solo quindi quelle tradizionali che sono ancora valide. Ma anche figure innovative…”
Quali ?
“Siamo al cuore della riunione di oggi. Trovare figure e competenze in linea con le prospettive di sviluppo delle imprese.”
Si è qui a un punto cruciale. Diciamo una chiave di volta. Chiederà alle imprese solo quali mestieri servono alla crescita ? O anche l’uso dei loro spazi perchè i mestieri si imparino in fabbrica o in bottega, come il nuoto nel mare ?
“ Intanto le imprese ci sono necessarie per completare i percorsi formativi tradizionali. Attraverso le attività di tirocinio e di apprendistato..”
E non è il caso di andare oltre Assessore ?
“ Certamente. Quando rimoduleremo il Fondo Sociale Europeo, individueremo percorsi formativi che potranno essere realizzati direttamente nelle aziende, perfezionando certi modelli convenzionali superati…”
Restiamo in attesa, professore…
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