Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

Di TOMMASO DI BELLA

 Tommaso Di Bella e’ gerontologo , dirigente medico dell’Asp di Trapani. Ha insegnato nella università Palermo.

Qual è il regalo più bello per i nostri anziani a Natale? La risposta è semplicela compagnia. La solitudine e l’abbandono intensificano la sofferenza, sommandosi ai problemi di salute, alla diminuzione dell’autonomia, alle difficoltà economiche. Il miglior rimedio è la presenza amica, il legame  coltivato…

tra due persone. La solitudine indesiderata è uno dei grandi problemi oggi, “invisibile” visto che molti lo soffrono isolati nelle case ed il Natale è uno dei periodi dell’anno la solitudine si aggrava per il ricordo delle persone care che se ne sono già andate e dei momenti di allegria vissuti in famiglia.  In Italia secondo dati ISTAT il 30% degli anziani vive in condizione di solitudine. Il dato è aggravato dalla crisi economica che ha accentuato ulteriormente l’isolamento ed il disagio. In Sicilia secondo lo stesso Istituto sono circa 300.000 gli anziani soli. Il disagio è spesso causato dalla necessità delle famiglie di trasferirsi all’estero o in Italia per lavoro, lasciando quindi dimora originaria e genitori, non essendo sempre possibile tornare Ibn paese le feste. In altri casi sono i conflitti familiari, talora insanabili a causare incomunicabilità e incomprensioni. Paradigmatici sono i frequentemente difficili rapporti tra suocera e nuora, a causa dei quali figli e genitori , e di conseguenza nonni e nipoti , trascorrono separatamente i giorni di vacanza. In questi casi è auspicabile l’invito dei vicini a condividere il pranzo di Natale, elargendo momenti di serenità e di gioia condivisa o ,in alternativa , partecipare ad eventi organizzati da tante associazioni ONLUS che erogano assistenza per anziani e disabili spesso in convenzione con enti locali.

Citando Giuseppe Ungaretti, in una sua celebre poesia sotto il Natale non tutti “hanno voglia di buttarsi in un gomitolo di strade”. C’è chi non può permettersi di fare regali, ma anche chi non sa farli o non ha a chi farli, come spesso succede agli anziani, soprattutto a chi non ha più il partner di una vita e abita lontano dai figli. Paradossalmente chi, tra loro, è ospite di una casa di riposo o di una qualche altra struttura residenziale potrebbe sentire meno il peso della solitudine grazie alle molte iniziative organizzate ad hoc proprio in occasione delle feste. Per coloro che hanno la fortuna di essere integrati nella loro famiglia è opportuno coinvolgerli nella organizzazione dei preparativi, magari insieme ai bambini, dando così loro l’opportunità di sentirsi utili e poter esprimere la loro creatività negli addobbi ma anche nella preparazione delle conviviali. Probabilmente nessun aiuto pratico potrà mai colmare i bisogni interiori di ognuno di loro, tuttavia vogliamo comunque dedicare ad essi con inadeguate ma sincere parole i nostri migliori auguri di buon Natale.

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