Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

di GIOVANNI CATALDO

pubblichiamo l’ordine del giorno del generale Giovanni Cataldo comandante regionale dell’arma dei carabinieri per la festa del 5 giugno

“Ufficiali, Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri della Legione Sicilia e del XII Reggimento Carabinieri, rivolgo a Voi e alle Vostre Famiglie, un cordiale saluto ed un sincero ringraziamento in occasione dell’odierna celebrazione dei 206 anni dalla fondazione dell’Arma dei Carabinieri.

giovanni cataldo

Prima di ogni considerazione, desidero rivolgere un commosso pensiero ai Carabinieri che oggi non sono più tra noi ed a quelli caduti in servizio, il cui esempio costituisce stimolo e guida per il nostro agire quotidiano. Alle loro famiglie va il nostro più affettuoso abbraccio. Un pensiero di sincera vicinanza, inoltre, rivolgo ai 453 militari dell’Arma che in Sicilia, da giugno dell’anno scorso, hanno riportato ferite nell’adempimento del dovere.Un ringraziamento desidero far giungere a tutti i Prefetti della Regione, per l’equilibrio e la sensibilità con cui coordinano le attività dei C.P.O.S.P., affrontando in un clima di proficua sinergia tutti gli aspetti attinenti alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica che riguardano le rispettive province. In tale quadro, mi preme evidenziare anche la piena sintonia con l’Autorità Giudiziaria ed in particolare con i Capi degli Uffici inquirenti, sempre disponibili ad affrontare, con la necessaria aderenza e tempestività, ogni emergente problematica. Un sincero ringraziamento rivolgo ai vertici delle altre Forze di polizia e Forze armate, la cui efficace e costante collaborazione ha permesso di operare in modo armonico e proficuo sul territorio, a piena garanzia per il cittadino.Ringrazio, inoltre, i delegati della Rappresentanza Militare per il costruttivo apporto  offertomi, nel doveroso rispetto del rapporto gerarchico, al fine di garantire le delicate esigenze di benessere del personale.Un grazie particolare, infine,  alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, nonché ai rappresentanti delle Sezioni dell’A.N.C. in Congedo della Sicilia, testimoni della continuità degli ideali che uniscono tutti i Carabinieri in servizio ed in quiescenza.

IN PRIMA LINEA AL TEMPO DEL COVID

Quello di oggi è indubbiamente un appuntamento diverso dai precedenti, in virtù del delicato scenario epidemiologico legato alla diffusione del nuovo corona-virus ma rappresenta, comunque, un momento carico di particolari significati. Dal Luglio 1814 ad oggi, le vicende dell’Arma dei Carabinieri, fatte di piccoli e grandi eroismi, spesso di sconosciuti sacrifici quotidiani, sono state accomunate da un unico scopo:  la sicurezza dei cittadini, mediante una vigilanza attiva ed ininterrotta, garantita attraverso il particolare tessuto di sicurezza offerto dalla rete capillare dei Comandi territoriali dell’Arma, che costituisce immediato punto di riferimento delle nostre comunità e cifra distintiva della nostra Istituzione. In primis, dunque, mi preme sottolineare che essere Carabiniere significa, soprattutto, saper servire la comunità ed in questo particolare periodo, i Carabinieri sono stati impegnati, in prima linea, per far rispettare le norme e le restrizioni anti-contagio, la cui rigorosa osservanza è stata e sarà fondamentale per poter superare definitivamente l’emergenza. Accanto alle consuete attività di prevenzione e contrasto della criminalità, in questo periodo, abbiamo assistito anche a numerosi gesti ed episodi in cui i militari dell’Arma hanno reiteratamente e con aumentato impegno, prestato  aiuto a persone in stato di difficoltà, dando così testimonianza dei principi che  sorreggono l’agire del Carabiniere. Alcuni cittadini, ad esempio, si sono rivolti ai Carabinieri, perché le loro famiglie erano in condizioni economiche critiche, tali da non riuscire neanche a soddisfare i bisogni primari.  Un Comandante di Stazione ha addirittura devoluto l’intero stipendio di un mese, mentre altri, nella consueta tradizione di riservatezza che ci contraddistingue, hanno  provveduto con identico spirito.Significativa è risultata, inoltre, l’attività di assistenza svolta dai militari dell’Arma, mediante un apposito accordo stipulato con la società Poste Italiane, che ha permesso agli anziani con più di 75 anni ed in presenza di determinati requisiti, di vedersi recapitare la pensione direttamente a casa, da un pattuglia dei Carabinieri. 

350.000 SERVIZI DI PREVENZIONE 

Ecco, dunque, che accanto alla tradizionale figura del Carabiniere, quale silente tutore della legge, si è evidenziata in questo particolare e difficile periodo anche quella caratterizzata dal suo senso di umanità, che ha visto abbinato al consueto rigore con cui si vigila sul rispetto della legge, quella umana sensibilità necessaria ad alleviare il disagio vissuto dalle popolazioni. So bene quali e quanti sacrifici e sforzi sono stati profusi sino ad ora, spesso senza porsi limiti di orario, superando ogni difficoltà ed anteponendo lo spirito di servizio ad ogni altra esigenza, esponendovi consapevolmente anche al rischio di contagio. Ed è per questo e per l’affidabilità che avete dimostrato, che desidero ringraziare sentitamente non solo voi ma anche le vostre famiglie, che hanno condiviso e condividono, quotidianamente, i vostri gravosi impegni.I dodici mesi trascorsi hanno visto i reparti della Legione impegnati nel contrasto di varie forme di criminalità, comune e di matrice mafiosa, svolgendo oltre 350 mila servizi di prevenzione sul territorio, che hanno consentito di identificare circa 1.000.000 persone e di arrestare in flagranza di reato 930 autori di reati predatori. 

l’OPERAZIONE “ DINASTIA “ 

Sul versante del contrasto al crimine organizzato, non posso esimermi dal constatare che i risultati ottenuti sono stati pregevoli. In particolare, desidero citare il blitz effettuato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento a Giugno dello scorso anno, che ha permesso di disarticolare le famiglie mafiose di Licata (Ag) e Campobello di Licata (Ag).Ed ancora l’operazione di Gennaio scorso, che ha portato all’arresto di 38 persone ad opera dei Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, per i reati di “associazione di tipo mafioso”, “associazione finalizzata al traffico di stupefacenti” ed “estorsione”, svelando le dinamiche criminali interne al clan di Mascalucia ed il ruolo preminente di alcuni personaggi di primo piano della famiglia “Santapaola-Ercolano”. A seguire, nel mese di Febbraio, i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina e del R.O.S. hanno eseguito un provvedimento restrittivo emesso su richiesta di quella Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di 58 persone ritenute responsabili, a vario titolo,  di “associazione di tipo mafioso”, “associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti” ed ”estorsione”, “detenzione e porto illegale di armi”. L’imponente operazione, denominata “Dinastia”, ha permesso di far luce su numerose estorsioni attuate da esponenti della famiglia mafiosa barcellonese. 

PROSCIUGATE LE FONTI FINANZIARIE DEI BOSS

Nel mese di Maggio, i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno tratto in arresto 8 persone, per “associazione di tipo mafioso”, “concorso esterno in associazione mafiosa” ed “estorsioni” aggravate dal metodo mafioso, ritenute appartenenti al mandamento mafioso di Misilmeri – Belmonte Mezzagno, che avevano pensato di realizzare una vera e propria “lista civica”, “senza partito”, in vista delle elezioni amministrative di Misilmeri, per poter trarre vantaggi in modo diretto, senza più intermediari ed appoggi a questo od a quel politico ma, con propri affiliati tra i candidati. Sempre nel mese di Maggio scorso, un’inchiesta dei Carabinieri del Comando Provinciale di Catania e della Compagnia di Giarre, ha portato all’arresto di 46 persone ritenute far parte di un’associazione armata finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e che sottoponeva vari esercenti ad estorsioni. Una particolare menzione desidero dare, inoltre, all’attività di prevenzione di tipo patrimoniale che ha portato al sequestro e alla confisca di cospicue ricchezze di dubbia o di definitivamente accertata illecita provenienza. Tale impegno, al di là del valore delle sostanze acquisite all’Erario, colpisce al cuore il funzionamento delle organizzazioni criminali, prosciugandone le fonti di finanziamento. Sono certo che, per il futuro, pur con il perdurare dell’attuale situazione di emergenza sanitaria, il senso di responsabilità che sorregge la nostra motivazione, nonché la coesione e l’unità di intenti che caratterizzano le attività dell’Arma continueranno ad essere l’essenza del nostro agire per essere sempre all’altezza delle sfide che ci attendono e rispondere con competenza e prontezza alle aspettative della collettività. Viva l’Arma dei Carabinieri! Viva la Legione Sicilia. Viva l’Italia!

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