L’OSPITE…… TOMMASO DI BELLA
Tommaso Di Bella e’ gerontologo ,dirigente medico dell’Asp di Trapani. Ha insegnato nella università Palermo. Ha svolto importanti incarichi nella Società Italiana di Geriatria.
L‘alzheimer incalza. I casi sono molti e potrebbero triplicare nei prossimi 30 anni. E’ questo il dato amaro che viene fuori dalle Giornate Psicogeriatriche Siciliane che si sono svolte nei giorni 1 e il 2 febbraio 2019, a San Leone, vicino Agrigento, organizzato da Giuseppe Provenzano, …
direttore della Unità Operativa Compressa di Psicogeriatria della ASP del capoluogo. L’evento, svoltosi con il patrocinio della Associazione Italiana di Psicogeriatria il cui Presidente nazionale è Marco Trabucchi, ha visto avvicendarsi sul palco dei relatori esperti di diversa estrazione scientifica (Geriatri, Psichiatri e Neurologi) con interessanti letture e relazioni sul tema dell’invecchiamento cerebrale con particolare riferimento alla malattia di Alzheimer e alle sue varianti, nonché sulle implicazioni inerenti le dinamiche sociali, socio-familiari, di politica sanitaria e medico legale. Si calcola che la prevalenza della demenza nei paesi industrializzati è circa dell’8% negli ultrasessantacinquenni e sale ad oltre il 20% dopo gli 80 anni. Secondo alcune proiezioni i casi di demenza potrebbero triplicarsi nei prossimi 30 anni nei paesi occidentali.
In Italia il numero totale dei pazienti con demenza è stimato in oltre un milione, di cui oltre 600.000 con demenza di Alzheimer e circa 3 milioni sono le persone direttamente o indirettamente coinvolte nell’assistenza dei loro cari. Nel corso dei lavori congressuali è stato affrontato il tema della prevenzione, della diagnosi precoce e dei nuovi approcci terapeutici (come l’impiego promettente dei nuovi farmaci biologici). Particolarmente interessante la “sessione medico legale” che ha visto relazionare avvocati e magistrati su temi come : “Imputabilità del paziente psicogeriatrico”, “profili di riforma delle misure di sicurezza” e “Il rischio consentito nella gestione del paziente demente autore del reato”.L’auspicio che tali iniziative a carattere scientifico e divulgativo si diffondano e si ripropongano in tutte le provincie siciliane, almeno con cadenza annuale, al fine di informare, sensibilizzare e suggerire nuove soluzioni a vecchi problemi posti da tali malattie, coinvolgendo gli amministratori locali e la classe politica per tutti i provvedimenti normativi di politica sanitaria previsti nel loro mandato.
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