Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

L’INTERVISTA con GAETANO ARMAO di GIOVANNI PEPI

Lo Stato dà meno del dovuto a Sud, la stessa Ue minaccia sanzioni. Tutto questo viene fuori con chiarezza dalla prima  ( Leggi qui sotto qui sotto ). Ma se il governo centrale non brilla, anche dai governi regionali viene il buio. La Sicilia, in Europa, è osservata speciale. Spende poco e spende lentamente i fondi di cui dispone. Perché?

 Gaetano Armao, vicepresidente della Regione in Sicilia, assessore all’economia

“ La Sicilia sconta nella programmazione 2014-20 la frammentazione della spesa, derivante dalla struttura originaria dei programmi operativi ed un drammatico ritardo nella spesa. Al momento dell’insediamento il Governo Musumeci ha trovato l’attivazione dei finanziamenti a livelli molto bassi …”

Per quale motivo ?

“Più di uno. Intanto per un ritardo strutturale nell’adozione dei regolamenti europei. ma anche per obiettive inerzie delle strutture. ..”

E adesso ?

“ Le cose vanno meglio. Lo scorso anno abbiamo rispettato gli obiettivi di spesa. Pensi che, per far l’esempio  dell’Assessorato all’economia, siamo passati da poco più di un milione di spesa a 101 milioni di euro”

Questo nel 2018… E nel ’19 ?

“Riteniamo di rispettare i target, nonostante alcune criticità che stiamo risolvendo anche grazie alla collaborazione della Commissione UE, confermata qualche giorno fa nell’incontro con il direttore generale della DG Regio, Lemaire. “

Quindi, si può spendere con più rapidità..

“ Si. Ma resta il fatto che le procedure di spesa sono troppo farraginose. L’UE sta intervenendo per snellire gli adempimenti, così come la Regione con la legge numero 7 del 2019, sulla semplificazione amministrativa, e la razionalizzazione dei controlli..”

Torniamo al governo di Giuseppe Conte. Si parla di piani straordinari, di nuovi interventi. Cosa c’è dentro ? Siete informati  come governo in Sicilia ?

“ Bisogna dar atto ai Ministri Provenzano e Boccia, ciascuno per la propria competenza , il Sud e le Regioni, ed allo stresso Presidente del Consiglio di aver focalizzato la centralità politica ed economica del Sud..”

Quindi la svolta c’è, la discontinuità non è uno slogan  ?

“Direi di si. Se guardo la nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, appena approvata dalle Camere, c’è una drastica inversione di tendenza sul ruolo strategico del Sud per la crescita dell’economia nazionale. Apprezziamo. Ma…”

Ma..?

“Ma, fino ad oggi, si tratta di un opzione politica priva però di risorse e di un piano finanziario adeguato, cosi come avviene per l’economia circolare …”

Vale a dire 50 miliardi in 15 anni per la Green New Deal..

“Esatto. Sulle politiche di coesione , ossia per le risorse al Sud, si legge nel documento: La riduzione dei divari territoriali è fondamentale per lo sviluppo e la competitività. La principale leva d’azione sarà l’utilizzo dei Fondi europei e nazionali di sviluppo e coesione. A tale riguardo è urgente mettere in sicurezza la programmazione europea 2014-2020, per evitare ogni rischio di disimpegno e migliorare l’efficacia degli interventi a valere sui Fondi SIE” (pp.93-94)….”

E allora ?

Allora, fino ad oggi, ecco il punto, nessuna risorsa ulteriore rispetto a quelle che la stessa UE ritiene complessivamente insufficienti.

Di specifico, si prevede qualcosa di grosso. E cosa ?

“ Si sono prospettati, in sede ministeriale, interventi sulle aree interne, la scuola, le infrastrutture. Aspettiamo di vedere come saranno tradotti in una straordinaria strategia per il Mezzogiorno che, ormai, risulta ineludibile.”

Ma quali grosse opere possono realizzarsi nel tempo medio con i fondi europei esistenti o possibili ? Ci sonio priorità specifiche nei progetti del suo governo ?

“ Grazie all’Agenda digitale regionale, supportata dal Fondo europeo di sviluppo regionale, più di 2,3 milioni di siciliani beneficiano di reti di accesso di nuova generazione NGA a Internet. ..”

In quanti comuni ?

“ 142 e ben 1.248.651 abitazioni sono state connesse all’infrastruttura a banda ultralarga con miglioramenti ad un costo minimo e portato una connettività ultraveloce , ossia a più di 100 Mbps. ..”

Il piano è già completato ?

“Sono già stati completati 30 cantieri, restano aperti 80 cantieri e concluderemo i lavori in 100 comuni entro il 2019. I servizi NGA sinora raggiungibili da parte degli utenti di Internet in luoghi dove le forze di mercato non erano in grado di fornire gli aggiornamenti all’infrastruttura (aree bianche), parte di uno sforzo complessivo volto a fornire alla maggior parte dei siciliani velocità di Internet di 30 Mbps.”

E oltre al digitale, quali opere sono possibili ?

“Importanti infrastrutture, interventi in materia ambientale e culturale, sostegno alle imprese con strutture come. per esempio, il Fondo centrale di garanzia per l’accesso al credito. L’obiettivo del Governo Musumeci è quello di raggiungere il pieno impiego dei Fondi di sviluppo europei e nazionali, ma anche di definire nuovi accordi con lo Stato, per i quali sono già in fase avanzata i negoziati in materia finanziaria e di riconoscimento della condizione di insularità..”

Insularità, questione eterna

“ Ma eternamente concreta. Non è più possibile, tanto per fare l’esempio più evidente ,tollerare costi di trasporto aereo proibitivi per cittadini ed imprese che impoveriscono ancor di più un territorio deprivato da un crescente disinvestimento da parte dello Stato.”

INTERVISTA 1

ARMAO. AL SUD troppo poco e la Ue

adesso contesta i governi italiani

Adesso, al  Sud il governo in carica dedica più parole di prima. Bene. Ma sui fatti la Ue è oltremodo critica . E minaccia di tagliare i fondi che per suo conto destina al Sud. Male, anzi malissimo.  Che succede ? Ne parlo con Gaetano Armao. vicepresidente della Regione in Sicilia e assessore all’economia: Come stanno le cose ?

”Noi contestiamo da anni allo Stato centrale. I fondi europei sono stati utilizzati da Roma in termini sostitutivi dell’impegno finanziario che avrebbe dovuto sostenere con risorse proprie per garantire la coesione nazionale. “

Così in Italia i suoi governi destinano al Sud meno risorse del dovuto?

“ Esatto. E questo ha costretto la Commissione a contestare il nostro Paese tramite la DG Regio con una nota di qualche giorno fa. “

Ma chi stabilisce il dovuto ?

“C’è una norma chiara. L’articolo 177 del Trattato sul Funzionamento dell’UE demanda ai Regolamenti la definizione dei compiti, obiettivi e organizzazione dei fondi a finalità strutturale destinati a colmare i divari di sviluppo. Ma i fondi europei sono addizionali. Devono cioè aggiungersi a quelli nazionali..”

Invece finiscono per sostituirvisi….

“E’ quello che succede. Ma non ci sono solo questi vincoli europei in favore del nostro Sud..”

Quali altri ?

“ Ne sono previsti di analoghi a livello nazionale. Lo Stato, per affrontare il crescente divario Nord-Sud e per garantire l’eguaglianza sostanziale dei cittadini, dovrebbe investire risorse nel Mezzogiorno in misura quantomeno proporzionale agli abitanti di quest’area…”

Cioè ?

“ il 34%. E’ stata necessaria una norma per prevedere questo vincolo.”

E invece quanto si è dato..?

“ Ebbene, negli ultimi dieci anni, non si è mai superato il 28%. “

Le conseguenze di tutto questo ?

“ Con livelli cosi bassi di investimento statale e dei suoi enti, da ANAS a  FS, da  Enel a Terna, alle Autorità portuali e tutto il resto, le risorse stanziate a livello europeo non possono svolgere i loro effetti aggiuntivi e garantire la coesione economico-sociale…”

Ha fatto i conti ? Quale perdite questa sottrazione di risorse provoca per il Sud ? E quanto per la Sicilia ?

“ E’ surreale. Per proteggere i cittadini meridionali dall’incapacità dello Stato di garantire l’eguaglianza tra i territori, per prevenire la degradazione dei diritti sociali deve intervenire l’Unione europea.”

Già ma i silenzi diffusi non lo sono meno. Le denunce sono state deboli ?

“Io ho fatto la mia parte. Ricordo che , con una denuncia europea, già nel 2015, quale presidente del Movimento Sicilia Nazione, ho aperto la questione sottolineando gli effetti dannosi per la Sicilia. Oggi l’intervento della Commissione UE inchioda lo Stato alle sue responsabilità.”

Ma parliamo dei dati reali: qualche esempio

“ Un dato è emblematico: se prendiamo la rete dei treni ad alta velocità, 1350 chilometri,  sembra inverosimile : soltanto il 16% è al Sud dove si concentra il 34% della popolazione. Le linee sono elettrificate per l’80% al Nord e per il 50% al Sud.”

Altri esempi.

“Mi spiego con un dato di ordine generale. Prendiamo il 2017: la spesa pubblica lorda, tra Stato ed enti statali, Regione e Province, fino ai Comuni, ammonta a 963 miliardi di euro. Sa quanto viene al sud..”

Me lo dica …

“ 272,6 miliardi di euro, e cioè il 27,8%, inferiore a a quel 34 per cento cui ammonta la popolazione del Sud.  Ciò determina una perdita per i cittadini del Mezzogiorno  di 62,3 miliardi di euro l’anno, e per la Sicilia di oltre 15 miliardi ogni anno. E non è tutto ”

Perché ?

“ Perché bisogna aggiungere quello perpetrato sul piano finanziario, dal mancato riconoscimento della condizione di insularità, dalla migrazione di cervelli. Questo porta a concludere che la Sicilia versa un ‘obolo’ annuo alla collettività statale, ad esser prudenti, tra i 22 ed i 25 miliardi , quasi un terzo del PIL regionale.”

Fermiamoci q ui per ora. Il resto nella prossima intervista

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