Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

PIERGIORGIO MOROSINI in chat con GIOVANNI PEPI

( Morosini è giudice delle indagini preliminari a Palermo, è stato consigliere superiore della magistratura )

Buongiorno. Lei ha scritto, l’altro giorno, su IL FATTO e ha poi dichiarato in una intervista ad una tv olandese, che  l’Italia ormai dispone di una macchina repressiva di malaffare e mafie che costituisce un esempio per molti paesi. Perché ?

“ Mi riferivo a quella parte di stampa europea che in maniera molto sbrigativa ha sostenuto che gli aiuti di Bruxelles all’Italia connessi alla emergenza post contagio finirebbero nelle casse della mafia. ..”

Lo temono in molti, è vero. Non solo in Olanda..

“Ebbene l’Italia su questo versante vanta risorse normative e istituzionali di assoluto rilievo. La legislazione antimafia è all’avanguardia, avendo fatto tesoro anche della lezione di un grande italiano come Giovanni Falcone. Inoltre la nostra polizia giudiziaria è tra le più specializzate in Europa nel contrasto alla criminalità economico-finanziaria dei clan…” 

Dovremmo quindi essere imitati ?

“Certo. Anziché alimentare certi sospetti, in questo delicato momento, gli organismi europei dovrebbero piuttosto rafforzare la cooperazione investigativa e giudiziaria nel contrasto agli interessi finanziari e immobiliari del crimine organizzato.”

Che secondo Lei non sono soltanto in Italia , mi sembra

”Non solo secondo me. I  rapporti di Europol degli ultimi anni rappresentano una vera insidia per le nostre democrazie. Su questo versante l’Italia può mettere a disposizione della realtà continentale il suo patrimonio di competenze e professionalità . L’Europa si difende anche in questo modo..”

Oggi però sono molti a sostenere la necessità di snellire passaggi e controlli perché gli effetti delle misure contro la crisi sono troppo lenti. È possibile senza indebolire la qualità della repressione ? 

 “Oggi gli aiuti e i sussidi alle imprese, per essere efficaci , devono essere rapidi. Altrimenti tante realtà produttive rischiano di non riaprire più con effetti gravi anche sul piano della occupazione …” 

Quindi la semplificazione è necessaria. 

“ Lo è assolutamente. Vanno semplificati i controlli preventivi della pubblica amministrazione e degli istituti di credito sulle richieste di liquidità ”

“gli aiuti alle imprese per essere efficaci devono essere rapidi ..” Tir che caricano al porto di Palermo. Questa foto di giovanni pepi è tratta dalla GUARDANDO IN GIRO.Cliccate qui per vedere altre immagini

Con quali garanzie contro mafie e malaffare ?

“ Occorre puntare sul senso di responsabilità dei richiedenti. ..”

Solo questo ?

“No. Una grande operazione fiduciaria di massa va accompagnata da un sistema di tracciabilità sull’utilizzo delle somme e da capillari controlli sui soggetti destinatari delle somme. Significa occuparsi dei loro profili reputazionali attraverso banche dati in grado di far emergere non solo la presenza di precedenti penali ma anche la storia recente della impresa…” 

 Quali sono le informazioni che più servono ?

“Mi riferisco in particolare a quei dati che ci dicono quale siano stati negli ultimi anni i fornitori di quella impresa , le modalità di assunzione dei dipendenti, la tipologia di società con cui si sono realizzate le associazioni temporanee di impresa… “

Per arrivare a quali verifiche..

“Se ho assunto in base a segnalazioni di un capomafia o se i miei fornitori sono imprenditori pregiudicati per rapporti con le cosche, la mia affidabilità sarà pregiudicata. Per la raccolta di queste informazioni potranno utilizzarsi banche dati già attive sul versante della certificazione antimafia . Insomma non siamo all’anno zero .”