( Uno dei dipinti di Enrico Maria Ferrara nella mostra di Palazzo Cannatella. Per vedere le altre immagini insieme ai collages di Terrana cliccate sull’immagine )
A Palermo , a pochi metri dall’Accademia delle Belle Arti, nello spazio Cannatella, insieme a bellissime biciclette, abbiamo potuto vedere buona arte. Barbara Terrana ha esposto in suoi collages. Enrico Maria Ferrara le sue pitture. Linguaggi diversi ma uguali tensioni. Tutte e due mostrano bellezze formate da segmenti e frammenti di altre bellezze trovate o immaginate fuori dal quadro. Barbara Terrana i nostri lettori la conoscono. Collabora da mesi con “SE E’ COSI’..” Il collage è diventato il suo genere in una giornata di pioggia, quando, dovendo dipingere, si è trovata a corto di vernice blu. Invece di usare il colore, le è venuta l’idea di servirsi di cose colorate da altri. E nel suo mondo a pezzi materializza il sogno di ombrelli che volano da un groviglio di mani, occhi e labbra di donne, sensuali nel grigio e nel rosso, sommersi da lettere e carte, splendidi corpi femminili che trionfano ( o soccombono ? ) tra rifiuti e oggetti perduti. Guardando questi lavori, Il piacere del collage si sente tutto. Affascina la ricomposizione sapiente , bellezze nuove da bellezze perdute che si ritrovano, ricostruzione di materiali prodotti dalla distruzione. Ma i pezzi che diventano un insieme , mi sembra, pure , la cifra delle pitture di Enrico Maria Ferrara. Il processo è diverso. Ferrara non deve raccogliere carte e macerie perchè ha tutto dentro. E’ un pittore che racconta pulsioni e umori dell’anima con un tratto semplice e luminoso. Ingabbia forme dal colore vivace, rosso e giallo, verde e azzurro, in geometrie appena tracciate da linee nere e leggere. In questi allegre combinazioni trovi pure visi e sagome umane che mi appaiono tristi , ora insensibili ora attenti, alla gioia esplosiva dei colori che invade la tela. Una mostra piacevole che merita attenzione. E crediamo interessante anche la gallery che gli dedichiamo. Guardate
LUG