Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

Liliana Conti Cammarata, con disegni e dipinti, attrae  sempre più palermitani a Palazzo Sant’elia. Lavori grafici  e dipinti, bianco nero e colore si alternano nelle sale spingendo chi guarda sempre oltre le linee. Perchè, come scrive bene Emilia Valenza , nel bel saggio del catalogo, muoversi tra le opere della pittrice, è “ come fare un salto oltre lo specchio di Alice , scoprire tutta la sua esuberanza creativa….” Si vive senza pausa l’incanto di invenzioni vegetali e creature fantastiche, animali ora teneri ora feroci  e struggenti volti di famiglia, voli di farfalle e corone di fiori, ibiscus e papiri. E c’è tanto amore per le bellezze dei nostri luoghi, quasi celebrati con un tratto preciso e morbido. Ma Conti Cammarata ci appare, soprattutto nelle donne della rivoluzione,  pittrice eclettica e attenta , di ricca cultura non disgiunta dalla tensione politica. C’è molto da vedere, si,  in questa mostra che si conclude a fine mese. Ti butta nel sogno ma  ti induce alla riflessione. Il che è tutt’altro che poco (gp)

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