Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

Il parlamento siciliano ha esteso le norme del decreto Cura Italia agli ex Pip Italia” a Pip, Asu e soggetti utilizzati nei cantieri di servizio già percettori del reddito minimo di inserimento. Pubblichiamo dell’assessore al welfare nella regione

di ANTONIO SCAVONE

 “La previsione di contenimento della diffusione del contagio attraverso l’uso di idonei strumenti ( smart working ed altri) prevista da parte dello Stato con l’articolo 87 del decreto legge 17 marzo 2020 n.18 , nulla ha detto nei confronti di questi soggetti ( in Sicilia circa 10 mila) che pestano la loro attività presso le pubbliche amministrazioni isolane ledendo di fatto anche la garanzia della salute. Infatti la scelta da operare sarebbe stata quella di rimanere in servizio con nocumento per se stessi e per gli altri. Con la norma approvata stabiliamo innanzitutto una eguaglianza fra cittadini  e consentiamo ai soggetti di cui sopra, laddove non si sia potuto ricorrere al lavoro agile e dopo avere esperito tutte le possibilità di ferie, congedo, banca ore e rotazione, che vengano considerati a tutti gli effetti in servizio come ogni cittadino impegnato in favore della pubblica amministrazione. Con questa norma il governo Musumeci- conclude Scavone- mantiene l’impegno che aveva preso durante i lavori della scorsa finanziaria ”.

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