Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

I gaetano armao, vicepresidente della regione , assessore all’economia

di GIOVANNI PEPI

Quando si parla di Nord e Sud, vedi le interviste a Marco Esposito autore di “Zero a Sud” ( qui ) si va all’ economia, alla finanza pubblica, della nostra Costituzione si dice poco o nulla. Invece Gaetano Armao, vicepresidente della Regione, professore di diritto pubblico, in un recente saggio, comincia da questa. Perché ?
“ E’ da qui che bisogna partire per rompere il divario che spezza l’Italia, perché la Costituzione collega autogoverno e solidarietà..”
Siamo già al punto dolens, le autonomie alle regioni forti di cui ora si discute..
“ Bisogna ricondurle alla Costituzione …”
Non sono legittime ?
“Non dico questo. Sostengo che ci sono compatibilità da verificare ..”
Compatibilità ?
“ Certo. Le spinte all’autonomia sono legittime. Vengono da Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Ma vanno inserite in un sistema di bilanciamenti dove non possono prevalere fughe in avanti.”

Nel suo saggio lo sguardo si spinge anche altrove però…
“ Si . Ai trattati europei. Che integrano la Costituzione. La dove si delinea il principio della coesione economica, sociale e territoriale.”
Lei colloca il riequilibrio territoriale tra i dritti sociali da garantire e non garantiti. Siamo all’articolo 3 della Costituzione, se non sbaglio. Ma il Costituente pensava ad una svolta epocale, dato che l’Italia nasceva duale già nell’800..”
“ Condivido il giudizio di Sabino Cassese. Nella mancata coesione tra territori c’è il più grande fallimento dello Stato unitario….”
E si continua
”Peggio, si aggrava. Non solo in quantità . Anche in qualità..”
Non si è cambiato nulla. Vuol dire questo..?
“Vado ai fatti. La Repubblica ha riconosciuto l’autonomia della Sicilia prima, poi ha avviato gli interventi straordinari sino agli inizi degli anni 80. Ha dato così un contributo al superamento del divario…”
E poi ?
Poi il divario ha ricominciato a crescere . Ecco il punto. ”
Che fare oggi, allora ?
“Oggi siamo all’esigenza di fissare per legge l’obbligo per lo Stato di attuare investimenti al Sud in proporzione alla popolazione..”
Non succedeva ?
“Nè succedeva né succede. Dovremmo essere al 34 per cento di interventi. Siamo al 28 %” (nnok)

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