Di LELIO CUSIMANO e GIOVANNI PEPI
Dopo i furori austriaci, la questione migranti al centro, pensiamo alla Sicilia
“in che senso.? ”
Siamo, con la nostra povertà, tra i ricchi del mondo. Un approdo per i migranti..
“ E talora o spesso dimentichiamo l’essenziale. Ce top ricorda il Fondo monetario., Nel mondo siamo 7,5 miliardi . Ben più della metà si concentra in tre aree: 1,4 miliardi vivono in Cina, 1,3 miliardi in India e 1,2 miliardi appunto in Africa. Con tragici squilibri nei redditi. Tra i 14 mila dollari di un cinese, i 6 mila di un Indiano, i 36 mila di un italiano.”
Economia e demografia si incrociano. In Europa meno nascite e più ricchezza. Così dal pieno si va verso il vuoto..
“ E L’Europa, Sicilia compresa, agli occhi degli africani , è un eldorado ..”
Già, penso a quell’africano che dice a Domenico Quirico: ‘L’Europa dove vivi tu è la felicità, nei nostri Paesi viviamo per mangiare e non per avere un avvenire..’
“ E’ così. E il mondo non cambia in un giorno. Il tasso di fecondità, per esempio, ha andamenti consolidati…”
Si nasce meno, l’Europa è l’unica area dove avviene.
“In Italia dieci donne , mediamente, fanno 12 bambini. Per mantenere l’equilibrio nascite-morti, ce ne vorrebbero 21. In un Paese africano come la Nigeria, abbiamo 53 bambini per dieci donne, un tasso cinque volte il nostro. Istat”
Dunque la migrazione è inevitabile. Si tratta di governarla. Mettendo insieme oneri e fattori di vantaggio
“Che vuoi dire ? ”
Italia e Sicilia, perdendo abitanti, mettono a rischio la crescita. Hanno bisogno dei migranti. Non si può discutere il se ma il come. ..
“Certo. E accanto al problema della quantità c’è quello della qualità. L’Italia fa fatica ad attrarre gli stranieri di cui avrebbe più bisogno ….”
Questo a conferma che i migranti servono. Bisogna governare i flussi, dicendo i giusti si ma anche i necessari no. Porre in modo nuovo il rapporto tra migranti e lavoro. Invece…
“ Invece oscilliamo tra catastrofismi infondati sull’annientamento culturale e solidarismi irreali come l’accoglienza senza e senza ma. Così non si va da nessuna parte.”
Peggio. Si va dalla parte sbagliata. Con populismi rovinosi che distruggono i popoli.
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