Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

( Clicca sulla foto per vedere le altre immagini del volatile e dei dinosauri nella serra . E clicca QUI Per le immagini della Gallery  di giovanni pepi “VISIONI DAL’ORTO “

CRONACHE DALL’ORTO . di GIOVANNI PEPI

 

A Palermo, dentro l’Orto Botanico, il salto è fatto. I due dinosauri non sono soli. Tra loro, nella serra tropicale, sospeso nel vuoto, c’è il calco di un volatile. Si chiama Anhanguera. Vuol dire “ anima vecchia” e prende nome dalla città del Brasile dove affiora il bacino nel quale è stato trovato.  E’ vissuto 110 milioni di fa. Si cibava di pesci. Che catturava, come oggi tanti successori, a cominciare dai gabbiani e , molto più somiglianti, dai pellicani, sfiorando l’acqua dopo una caduta in picchiata. Per questo il suo cranio è allungato ed è dotato di due carene che lo rendevano agile ed aerodinamico. La sua posizione nella serra, curata da Carolina di Patti e Filippo Pecoraino , conservatori del museo Gemmellaro, rende bene lo straordinario spettacolo di questo gigante che si muoveva nell’aria. E’ alto più di un metro ma le ali si allargano fino raggiungere i cinque.  E’ non è l’apertura più grande, annota Pecoraino . Nello stesso bacino di “ anima persa”, è stata scoperta una grossa concentrazione di fossili e di rettili voltanti e , fra questi, alcuni esemplari di diverso nome, raggiungevano una apertura alare quasi tre volte più lunga, intorno ai 13 metri. Non erano vere e proprie ali. Spiega Carolina di Patti: “ Parlerei di membrane, prolungamento di un dito della zampa , appiccicate al corpo. Venivano aperte al momento del volo. Una volta richiuse  davano ad Anhanguera la possibilità di essere quasi un quadrupede.”  Stanno insieme nella serra tropicale, i due dinosari di cui si è scritto ( Clicca ) con questo rettile volante , della cui riproduzione è autore Francesco Protopapas, un paleontologo siciliano. La loro destinazione finale è il museo gemmellaro. Non avevano rapporti fra loro i molti milioni di anni fa in cui sono vissuti. I dinosauri scorrazzavano nelle pianure e nelle savane. I volatili , quando scendevano dal cielo, si posavano nelle alte scogliere e li restavano. Ma per mesi all’Orto staranno insieme nella piccola serra, dove si riassume l’evoluzione di un mondo perduto.  Scolaresche e visitatori potranno aver conto dell’evoluzione di varie fasi, dal triassico superiore al cretaceo, passando per felci, cicas , conifere e angiosperme dai fiori maestosi. Un bel viaggio per capire meglio e di più quanto il futuro sia legato al passato. 14 Aprile 

 

CLICCATE QUI  PER VEDERE LE ALTRE IMMAGINI DELLA SERRA DEI DINOSAURI PER VEDERE LA GALLERY DI GIOVANNI PEPI ” VISIONI DALL’ORTO 

Comments

  1. Realizzato da Francesco Protopapas ma dato in comodato d’uso dal collezionista Luca Castronovo di Agrigento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.