Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

 

 

di GIOVANNI PEPI

Ieri su Repubblica Claudio Tito scriveva della finzione del candidato premier. Bel titolo: “Cade il velo del grande inganno sui candidati premier”. Ha ragione. Come si scriveva in questo blog, la nostra è una repubblica parlamentare, “ il candidato premier non esiste perchè “si vota per eleggere un parlamento, singoli deputati e singoli senatori..” ( qui.. ) Solo che il terreno della politica, ormai, di inganni continua ad essere lastricata. Non c’è solo la figura del candidato presidente , ora con Luigi Di Maio, leader dei Cinque Stelle, spunta la figura del candidato all’incarico di premier” Dice: ”Chi vuole fare l’inciucio dopo le elezioni politiche, non ha e non avrà il 51% dei seggi: quindi noi saremo la prima forza politica del Paese e chiederemo l’incarico di governo”

Solo che, per la Costituzione vigente, non c’è alcun automatismo tra “l’essere la prima forza politica” e l’incarico per formare un governo. L’articolo 92 dice , solo e semplicemente , che “Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri“ E per prassi, il presidente lo concede , dopo aver consultato tutti i gruppi parlamentari, alla persona , che ,secondo lui , è in grado di costituire un governo e di ottenere la fiducia del parlamento. Se dunque i grillini, una volta prima forza non saranno in grado in grado di formare una maggioranza in parlamento,  l’incarico potrà non essere conferito al loro leader. I grillini vorrebbero a quanto pare guidare un governo di minoranza permanente che trova, in parlamento, una maggioranza di volta in volta. Ma un tale governo può nascere se il Capo dello Stato lo consente. Il che nessuno può dirlo.

Si va avanti così, da un inganno all’altro. La gente sempre più stanca non vota. Continuiamo così ? Non si può riflettere sulla buona regola di Lincoln quando diceva : “Potete ingannare tutti per qualche tempo, o alcuni per tutto il tempo, ma non potete prendere per i fondelli tutti per tutto il tempo.”

 

 

 

E’ sempre stato così anche quando, con un sistema elettorale maggioritario, si ricorreva all’espediente di scrivere del candidato premier della scheda dello schieramento, facendo credere così votava per il premièr. Ora per Tito la fuìinzione del candidato première è accora scoperta quando, con un sistema proporzionale, dalle urne non verrano fuori maggioranze chiare e queste si dovranno formare in parlamento e un governo, se nascerà. sarà guidato dall’uomo che riuscirà a comporre una maggioranza.

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