ENZO SELLERIO ( dal bookshop della gam di palermo) DALLA PREFAZIONE Niente di ottocentesco, tuttavia, nell’opera di Selenio. Nulla che faccia pensare al naturalismo o all’Accademia. Invece una modernità di sguardo e di composizione che lo avvicina sia ai grandi maestri della strada,
come Atget e Cartier Bresson, sia al cinema, con la consapevolezza di come la fotografia sia arresto del movimento , e dunque pronta a trasformare un’immagine significativa in icona…. .
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