Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

La fotografia è scrittura di luce. La luce per i fotografi è dominio . Possiamo fissare ciò che ci concede. Quando e come lo concede. Esercita un potere tirannico. Riempie ogni spazio producendo anche il suo opposto: l’ombra che , nelle varie fasi del giorno, muove gradazioni mutanti. E’ opaca, è misteriosa, è buio e solo buio. Noi inseguiamo i suoi giochi, restando soggiogati dal suo dispotismo. Ma ciascuno di noi vuole, attraverso la luce e l’ombra, fissare pulsioni e sentimenti, piaceri e voglie. In queste foto che vi mostriamo oggi. Giuseppe Cuttitta si perde nel fascino del controluce,. Contrasta la luminosità abbagliante del sole per ritrovarsi nei paesaggi . Nino Giaramidaro predilige i tramonti e le atmosfere felpate delle campagne quando trovano la quiete dopo le violenze accecanti del sole. Melo Minnella è rapito dai colori fantastici delle nature asiatiche e africane che nell’ombra conservano la forza focosa del rosso e del viola. Giovanni Pepi scruta i contrasti nelle foglie e nelle piante, gli incroci di chiari e di scuri che animano, con forme sempre nuove , giardini e spazi verdi. Carmelo Petrone inquadra atmosfere serali , fascinosi notturni come quello nella valle dei Templi con la luna che sorvola le colonne del Giunone . Angelo Pitrone si diverte nel riprendere il doppiarsi di persone e sagome nel caleidoscopico percorso di rimandi e riflessi che la luce, sempre la luce, sapientemente trova e ritrova.