Dalla valorizzazione dei prodotti agricoli una spinta alla crescita. Lo scatto di Giovanni pepi nella gallery VISIONI DALL’ORTO Cliccate QUI per altre immagini
INTERVISTA CON FILIPPO RIBISI….di GIOVANNI PEPI
Filippo Ribisi è vicdepresidente nazionale della Confartigianato con delega al Mezzogiorno. E’ stato presidente regionale dell’organizzazione
Lei vede il Mezzogiorno oggi in una crisi peggiore. Perché, è più grave adesso?
“ Perché c’è un preoccupante scoraggiamento. Nei giovani soprattutto.
Non trovano lavoro anche se laureati.
Questo vale per tutto il Sud, ovviamente. E in Sicilia ?
“ La Sicilia, con qualche eccezione , non è da considerare tra le Regioni che stanno meglio.”
E i governi non guardano a Sud. Non si cambia..?
“ Ho come la percezione che, negli ultimi anni, il problema del Mezzogiorno sia stato derubricato…”
Così ieri, così oggi..?
“ Oggi, leggendo la bozza di Finanziaria presentata dal Governo , qualche attenzione ai problemi del lavoro per i giovani sembra sia stata considerata…”
Per esempio ?
“Incentivi per l’occupazione come sgravi fiscali e contributivi..”
Servono a voi artigiani ?
“ Certo. Chi è nelle condizioni di assumere, può trarne un incoraggiamento. E’ un provvedimento positivo. Anche se i disoccupati , da noi, non sono proprio giovanissimi…”
Ma nel Sud c’è un’altra questione. Incoraggiare i giovani a mettersi in proprio, a fare impresa. Voi la ponete spesso.
“ C’è qualcosa al riguardo. Qualche incentivo. Non so se verrà confermato. Ma misure come queste funzionerebbero meglio del reddito reddito di cittadinanza…”
Che invece non vi piace..
“No. Nelle intenzioni è corretto. Nella reale applicazione, così come viene presentato, mi suscita non poche perplessità…”
E la Regione può fare qualcosa ?
“Può , eccome. Insieme ai comuni può contribuire, con sinergie accorte, a seri investimenti nelle infrastrutture per diminuire il gap con il resto del Paese. E ci aspettiamo anche investimenti economici e normativi, per la cultura della manutenzione, del rispetto del Territorio e delle sue infrastrutture. Così ai giovani si può dare speranza e fiducia. Cose che oggi mancano, ecco il punto. C’erano quando si stava peggio. Oggi il futuro fa paura. E non fa bene a nessuno questo continuo clima da campagna elettorale..”
Si riferisce ai partiti di governo ?
“Parlo di tutti, partiti di governo e di opposizione.”
Sentiamo invocare sempre più spesso, l’autosufficenza. Sia a Nord che a Sud si chiede un mezzogiorno che possa farcela da solo, Può riuscirci?
“No. Il Mezzogiorno oggi senza aiuto non ce la può fare. Non per incapacità ma perché si trova con un gap di infrastrutture non colmabile non senza un vero aiuto da parte dello Stato e dell’Europa…”
Ma gli aiuti ci sono stati. Non sono serviti.
“I soldi dati al Sud sono stati spesi male. Non c’è dubbio . Ma spesso favorivano imprese di altri territori del Paese, dove l’industria manifatturiera era più strutturata, dove i mercati erano più evoluti, dove la finanza di carta, che oggi domina i mercati, si muoveva meglio. E’ venuto qualcosa alle economie del sud, certo. Ma non sviluppo vero…”
E cosa può portare lo sviluppo ‘vero’ ?
“La valorizzazione delle risorse del territorio, quelle che abbiamo e sono nostre. …”
A quali pensa ?
“ Ai Beni Culturali, al turismo sostenibile centrato sulla conoscenza dei luoghi per fare esperienza di storia e tradizioni, piatti tipici e consuetudini. Poi ancora all’agricoltura di qualità , alla trasformazione dei prodotti agricoli. Ma soprattutto, bisogna cambiare il rapporto tra Ente pubblico e cittadini. Avvicinare le Istituzioni, non solo i singoli politici, al cittadino…”
Si dice sempre. Il problema è come ?
“Meno burocrazie e più computer per esempio. Più infrastrutture, meno lavoro nero. Una riforma degli apparati e uffici per rimuovere i troppi ” lacci e lacciuoli” che soffocano le imprese. Le quali vogliono lavorare nelle regole e sono spesso scoraggiate da abusivismi diffusi e regolarità solo apparenti.
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