di LELIO CUSIMANO
“Una telefonata allunga la vita” recitava uno slogan pubblicitario dei primi anni Novanta. E’ la “scuola” invece che fa vivere di più; se infatti il contributo del telefono all’allungamento dell’esistenza rappresentava un simpatico paradosso, gli effetti dell’istruzione sulla durata della vita sono, invece, molto più che una semplice suggestione. I numeri non lasciano adito al dubbio. Una donna del Trentino, con alto livello di studi,
vive 3,6 anni in più di una Siciliana con un basso livello d’istruzione. Quando il raffronto ha luogo invece tra i maschi, lo scarto risulta maggiore e raggiunge, tra un bolzanino con istruzione elevata e un siciliano con bassa istruzione, addirittura i cinque anni.
Ovviamente non vuol dire che una laurea faccia, in quanto tale, vivere di più, ma il collegamento tra i livelli d’istruzione e la durata della vita risulta evidente in tutte le regioni italiane, con gli istruiti sempre più longevi rispetto ai meno istruiti.Il nesso si coglie bene anche all’interno della stessa regione; in Sicilia, ad esempio, un uomo istruito vive quasi tre anni in più di un conterraneo meno istruito. Probabilmente un regime alimentare corretto, un’adeguata attività fisica, una crescente attenzione per la prevenzione, sono tutti fatti che incidono sulla durata della vita e che possono variare con i livelli d’istruzione.
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