Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

di LELIO CUSIMANO 

Caro Giovanni, leggendo quanto scrivi sulla musica che cambia (QUI  ) devo dire che oggi qualunque commentatore, come del resto qualunque semplice cittadino, abbiano  serie difficoltà a interpretare i segnali, molteplici e spesso contraddittori, che arrivano dal mondo politico. Le certezze sono davvero poche e le incertezze prevalgono. Tra le “certezze” possiamo inserire il fatto che, tre mesi e dieci giorni dopo le elezioni, ancora non ci sono le Commissioni di merito, con la conseguenza che il Parlamento è rimasto del tutto inattivo; non abbiamo quindi iniziative di legge dalle quali trarre indicazioni sulla direzione che si vuole intraprendere.

Tra le certezze dovremmo inserire anche il Contratto di Governo, ma le numerose, autorevoli dichiarazioni dei vari leader (Salvini e Di Maio) non offrono ancora indicazioni puntuali. Resterebbe infine l’intervista al Corriere della Sera del Ministro dell’Economia, Giovanni Tria. Un paio di passaggi, tra i tanti di quella intervista, mi sembrano meritevoli di sottolineatura; dice Tria:”saremo coerenti con l’obiettivo di proseguire sulla strada della riduzione del rapporto debito/PIL. Non devono esserci dubbi”. E se invece sopravvivessero, ecco ancora le parola del Ministro Tria: “ non puntiamo alla crescita tramite deficit spending”. Come questa ferma presa di posizione si concili con i programmi, resta alquanto misterioso.

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