Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

GIUSEPPE SAVAGNONE

L‘antica e affettuosa amicizia con Giorgio esclude da parte mia ogni polemica astiosa, ma devo dire francamente il mio dissenso su quanto ha scritto in questo blog qui Indignazione per le sofferenze causate ai migranti dal capitano Carola dimentica che si deve a lei, non al nostro governo, se sono vivi. Se fosse dipeso dal nostro governo non avremmo problemi, perché sarebbero annegati o “salvati” dalla Libia, che tutti – tranne Salvini – riconoscono essere un inferno. Invece di chiedere perdono per una politica omicida e di ringraziare chi spende la propria vita per rimediarvi come possibile, la incriminiamo perché, in stretta conformità con le norme internazionali, ha cercato di portare i naufraghi nel “porto sicuro” più vicino. Per farlo, In conformità al diritto e all’etica, ha dovuto sfidare l’arbitraria volontà di Salvini, che ha cercato – per fortuna vanamente – di bloccare queso sforzo umanitario. Col risultato di rischiare uno speronamento – la Sea Watch ovviamente non ha “tentato”, ha solo “rischiato” di speronare la motovedetta, e lo ha fatto per realizzare il suo unico obiettivo, pagato con gravi conseguenze da chi lo faceva, che era il bene dei migranti. Quanto alla sentenza della Corte europea, ma non eravamo ormai tutti d’accordo che il comportamento dellEuropa e stato è e rimane vergognoso ? responsabile del sito della pastorale della cultura di Palermo www.tuttavia.eu

GIORGIO TRIZZINO

Caro Giuseppe sul tema dell’immigrazione è bene parlare chiaro. Ogni azione a livello europeo è inutile se non si decide di intervenire in Africa sub sahariana. E subito!E questo è stato ripetuto da molti ma evidentemente nessuno ha interesse davvero ad affrontare alla radice la questione,Il silenzio dei media e della politica europea è dovuto ad un evidente interesse a mantenere le cose come stanno, nessuno osa affrontare il tema in modo serio e costruttivo. Gli interessi delle multinazionali si estendono anche a livello degli organi di comunicazione e dei partiti politici. Forse non a tutti è chiaro che la destabilizzazione dell’Africa farà crescere in modo drammatico nei prossimi anni il flusso dei migranti verso le coste del mediterraneo. È inevitabile che milioni di giovani africani vengano costretti a breve a lasciare i loro paesi sconvolti dalle guerre provocate dagli Stati europei; sono giovani che vorrebbero rimanere nei loro paesi ma che saranno costretti lo stesso a partire

La Francia, la Germania, l’Olanda e l’Inghilterra sono i maggiori responsabili di queste guerre generate da gruppi di miliziani mercenari che proprio questi paesi finanziano ed armano. Si tratta di territori ricchissimi di gas naturali, metalli preziosi e petrolio, che gli Stati europei sfruttano e cercano di dividere, finanziando guerre civili che spesso non si capisce neanche per quale ragione iniziano. Camerun, Mali, Ghana, Sudan, Nigeria, Somalia, Congo sono soltanto alcuni dei territori dove imperversano ‘guerre ipocrite’ delle quali non si capisce il perché. E sono proprio gli interessi europei a decretare la frammentazione degli Stati africani sub sahariani. Anche la Banca Mondiale del Fondo Monetario Internazionale ha le sue responsabilità poiché ha interessi diretti in questi territori. Nei secoli scorsi l’Africa era sconvolta dal commercio degli schiavi, oggi è martoriata dagli interessi delle multinazionali e noi italiani diventiamo conniventi se continuiamo a fare il loro gioco, deviando l’attenzione e concentrandola sui piccoli aspetti legati agli sbarchi illegali di povera gente che fugge dalla violenza e dalla morte

Comments

  1. Caro Giorgio, sottoscrivo ogni tua parola. Ma devi darmi atto che a spostare l’attenzione, con un gioco di prestigoio ch sarebbe ammirevole se non fosse assolutamtne cinico, dai problemi reali dell’Italia e dell’Africa a quello dei migranti da accogliere o bloccare, è stato il vicepremier Salvini. Con una incessante campagna elettorale ha convinto gli italiani che dall’Africa vengono giovani palestrati, non veri poveri, unicamente prchè illusi e maipolati dalle mafie (quindi l’Africa problemni veri non ne ha), salvo poi a dire “aiutiamoli a casa loro”… Ma niente paura: lo dice per illudere chi gli va dietro, non perchè ci creda: tanto è vero che l’unico aiuto che l’Italia dà a casa loro a queste persone è di vendeere loro armi per le loro guerre interene e per il terrorismo (ma “prima gli italiani!” e a noi questo fa comodo econmicamente).unico obiettivo,peraltro, non è diminurire davvero il numero degli sbarchi, ma dare l’ipessione di essere capce di farlo: in questi stssi giorni in cui Salvii ha fatto il muso duro con la Sea Watch, sono sbarcati a Lamedusa molti più migranti di quant ce ne fdfossero sulla nave: ma l’importane er a l’immagine non la realtàà. Alla luce di questo quadro, però, non capisco perchè dare torto a chi intanto – visto che di soluzioni alungo termine nessuno (meno che mai il nostro governo) ha l’intenzione di varanre per aiutare l’Africa – cerca di salvare la vita quelli ceh sono nell’alternativa se restare nei campi di concentramento ibici o rschiare di annegare nel Mediteraneo. i politilogi dicono che questo fa il gioco di Salvini, perchè gli italiani, a dispetto della loro tradizone crsitiana, credono cheil vangelo pedichi l’amore solo per il proprio gruppo etncio-nazionale e si sono bevuti la frottola che la sicurezza, in Italia, è minacciata dai migranti.Probabilmetne è vero che cercaere di salvare vite umane e sostnere chi lofa aumenta i consensi per chi invivece sostiene ch e”sono affari loro”..Ma il cosnenso non è un bun criterio. Storicamente, ha fatto tironfare uomini ancora peggiori di Salvini. E io, se bisogna scegliere, sto dalla parte dei perdenti.

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