Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

IL GRIDO continua. Martellante. “ Non vogliamo andar via. Un lavoro qui..” Sfilano in corteo attorno al Massimo di Palermo, ciascuno tiene una candela, come ogni mese, nei vari spazi della città. Don Antonio Garau guida la folla , ciascuno con una candela in mano… Il lavoro. Questione al centro di tutto nelle case di ciascuno. Ma non si parla , mai quasi mai , in Sicilia del lavoro che c’è

. antonio scavone, assessore regionale al lavoro in sicilia

Eppure, non dimentichiamolo, all’interno di saldi tremendi , c’è una realtà che si muove, con dipendenti che lasciano, di anno in anno, uffici e aziende , persone che trovano reddito e lavoro. Discutiamo di questo  con Antonio Scavone, 62 anni, medico prestato alla politica, e politico continuamente richiamato dalla medicina. E’ stato parlamentare, vicepresidente del Senato. E’stato direttore generale di Usl. E’ attualmente direttore medico della struttura complessa di Radiologia dell’ospedale Garibaldi di Catania. L’incontro nel suo ufficio, stanza tradizionale, mobili in legno e pelle. E’ vestito di scuro, taglio istituzionale, smista con sicurezza gli appuntamenti che la segretario gli ricordano, si vede che ai ritmi frenetici è abituato..

Allora Assessore. Cominciamo dai numeri semplici. Quanti contratti si stipulano ogni anno in Sicilia ?

“ Nel triennio 2016-2018 registriamo un mercato del lavoro abbastanza dinamico…”

Buone notizie ,allora..

“ Giudichi Lei . Tra assunzioni e cessazioni dal lavoro, sia a tempo determinato che a tempo indeterminato, siamo nel 2018, a un milione e 165.000..”

E negli anni precedenti “

“ Circa 1 milione di contratti nel 2016, 1 milione 100 mila  nel 2017 ..”

Distinguiamo. Quanti a tempo determinato, quanti a tempo indeterminato ?

“ Nel triennio di cui parliamo, e relativamente ai soli  contratti di assunzione , si registra un aumento di quelli a tempo determinato…”

Come altrove del resto. Ma non guasta dire i numeri..

“ Nel 2016 abbiamo 608 mila contratti a tempo determinato e 123 mila a tempo indeterminato, nel 2017 rispettivamente 710 mila e 114 mila, nel 2018 infine 744 mila e 121 mila.

Uno scarto non da poco .  Rispetto allo scorso anno siamo a flessioni o incrementi ?

“ Registriamo due realtà differenti…”

In che senso ?

“ I contratti a tempo indeterminato registrano un saldo negativo..”

Di quanto ?

“ 20 mila in meno nel 2016,  30 mila nel 2017,  28 mila nel 2018…”

Quelli a tempo determinato invece ?

“Aumentano. Tra il 2017 e il 2018 si registra un leggero incremento complessivo di circa 30 mila contratti…”

E come si spiega ?

“ Si sono mossi maggiormente i settori dei lavoratori  stagionali mentre il settore pubblico è rimasto fermo per il blocco delle assunzioni degli scorsi anni…”

Quali sono i settori che assorbono più occupazione ?

“Quelli delle costruzioni, dell’agricoltura, del commercio all’ingrosso e al dettaglio…”

E nel turismo

“ Appunto. Si avvertono buone performance  soprattutto nei servizi di alloggio e di ristorazione. ..”

All’interno dei vari settori ci sono movimenti di qualche importanza ?

“Cosa vuol dire ?”

Ci sono settori che flettono e settori che invece si espandono ?

“ Certo. Si espande l’attività di servizi di alloggio e di ristorazione, come dicevo. Il che dimostra che , in Sicilia , il settore del turismo sta avendo un grande sviluppo …”

Ci sono fattori particolari a favorirlo ?

“ Le dinamiche internazionali, direi. In particolare la crisi del turismo dei paesi nord africani…”

Spinge di più il settore pubblico o quello privato ?

“ Il settore pubblico, nell’ultimo triennio, è stato piuttosto fermo  per il  blocco delle assunzioni di cui parlavo sopra..”

Ma qualcosa comincia a muoversi o no ?

“ Ultimamente questo governo regionale sta lavorando concretamente per la stabilizzazione del

precariato storico… “

Processo non semplice mi pare. E sul fronte delle aziende private che si muove tutto..”

“Nel privato abbiamo numeri significativi per addetti impiegati nel comparto agricoltura e pesca, nonché in quello servizi di  alloggio e ristorazione. “

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