Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

 di LELIO CUSIMANO

Si chiude la 17° Legislatura con il record dei cambi di partito; in 57 mesi i “transfughi” sono stati 345; tuttavia, poiché in molti hanno rinnovato più di una volta la militanza politica, i salti da un gruppo all’altro, alla fine, sono risultati 546. Sicuramente ci saranno motivazioni nobili e alti ideali dietro questo movimentismo parlamentare, ma una media di dieci cambi di gruppo al mese sembra davvero troppo anche per la più avanzata delle Democrazie. Forse sarebbe più aderente alla realtà parlare di trasformismo.

   Alla Camera hanno cambiato gruppo 207 deputati (il 33%), mentre a Palazzo Madama i senatori “mutanti” sono stati 139 (addirittura il 43%). Il Partito cha ha subìto la maggiore emorragia di parlamentari è stato Forza Italia-Il Popolo delle Libertà, che ha perso 43 deputati e 47 senatori. Il secondo partito è risultato il PD che ha perso 9 deputati e 8 senatori. Il record dei cambi di gruppo, scrive il sito OpenPolis, è del senatore Luigi Compagna che, fra ritorni e passaggi di gruppo, ha accumulato ben 9 cambi di casacca. Tra i record man, si collocano Ivan Catalano e Stefano Quintarelli, entrambi con cinque cambi ciascuno. Infine una curiosità: un deputato originariamente eletto nel M5S  è prima passato al Misto, poi a Sel, di nuovo al Misto e infine a MdP.

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