Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

L’INTERVISTA con MARIO BEVACQUA 2/

presidente emerito dell’Uftaa

di GIOVANNI PEPI 

Presidente, di questa crisi , di cui abbiamo parlato nella prima intervista  ( leggere di seguito), quali sono le cifre che la impressionano di più ?

“ Partirei dal crollo del mercato straniero. Che è sempre stato la forza dell’Isola..”

Cosa è successo ?

“ Vediamo il deserto a Taormina dove si concentra l’85%  di quel mercato . Vediamo Cefalù che non apre i propri esercizi per mancanza di clientela. I nostri aeroporti, prima strapieni, dichiarano adesso fino al 90% di diminuzione del traffico. Dobbiamo ripartire. Ci vuole tempo e disponibilità finanziaria”

SICILIA TURISMO

Non pochi sostengono che dietro questa crisi c’è un sentiment durevole. La gente non ha voglia di vaggiare, spendere, mangiar fuori. E’ cosi’

“ E’ cosi. Sono gli effetti di una campagna di comunicazione purtroppo reale. La gente ha perso il sorriso. Teme qualunque cosa. Per il momento preferisce restare a casa. Grande senso  è il senso di insicurezza. Sono anche limitate le risorse economiche. Pensiamo al futuro quando riacquisteremo la serenità. Oggi ci accontentiamo di una pizza in compagnia, speriamo , di amici. Però non abbiamo perso il gusto del viaggio……. Però sicuro

I governi, a Roma e a Palermo, fronteggiano bene la situazione.?

 “ Sono lenti, mi pare.  Vista la situazione di crisi, devono aiutare oggi , non domani , tutta la filiera turistica .  Non disperdere professionalità che verranno utili nel prossimo futuro. La crisi è lunga e pesante. Le persone coinvolte sono migliaia che, ripeto, hanno bisogno , ora, di aiuto”

Lei dice il 2020 è perduto. Pensiamo bene al 21. In che senso ?

“Il settore del turismo vive di programmazione. Bisogna intervenire subito. Non si devono sprecare le poche risorse a disposizione. Oggi non possiamo permetterci errate valutazioni. Bisogna studiare i mercati e decidere in funzione delle nostre  aspettative… “

Qualche esempio ?

“Quello che serve esclude improvvisazioni e visioni parziali. Se si decide di incrementare il turismo culturale, o archeologico ci vuole un piano concordato tra i vari assessorati per evitare spese superflue. Questo esempio deve essere la regola per i prossimi 5 anni..”

IL TURISMO È AL CROLLO. MA IN SICILIA LA LEGGE È FERMA

L’INTERVISTA con MARIO BEVACQUA 1/

presidente emerito dell’Uftaa

Il turismo, in Sicilia, si dice , è il petrolio dell’economia. Bene, quel petrolio non c’è più. Esperti autorevoli, come Mario Bevacqua, già presidente dell’Uftaa, lo dice chiaro. Per il 2020 tutto chiuso. Pensiamo alla primavera del 21. E’ così ?

 “ Il 2020 è un anno catastrofico. Il primo semestre ha avuto delle negatività impressionanti mai registrate prima. Si spera per un turismo di prossimità per il secondo semestre ma parliamo di sopravvivenza. Il consuntivo del 2020 sarà sicuramente negativo.”

il mandorlo in fiore ad Agrigento

Quanto negativo ?

“Lo vedremo a breve.Oggi si dovrebbe essere sui mercati con proposte concrete per il 2021 e cercare di recuperare l’anno orribilis. Qui interviene la strategia. Cosa fare e dove agire. Interventi a pioggia poco chiari non servono a nulla…”

E quali dovrebbero essere i pilastri della strategia ?

“ Intanto non perdere ulteriore tempo- I nostri concorrenti Grecia, Turchia, Spagna, Francia, Croazia, Tunisia, Marocco, Portogallo sono già all’opera con le loro.  I Mercati oggi cercano sicurezza. Pensiamoci, non possiamo promuovere solo le nostre bellezze, dobbiamo poter dire che da noi tutto è più sicuro e dimostrarlo. “

Con quali strumenti ?

“Con la tecnologia oggi possiamo essere presenti ovunque. Però, basta non aggiornare che tutto salta ovvero non diamo sicurezza. Siamo preparati a fare ciò? Credo che una riorganizzazione totale del settore sia Indispensabile.Non possiamo permetterci di sbagliare dobbiamo comunicare certezze e quindi avere certezze. “        

Cosa manca per averle..?

“Intanto in Sicilia manca una legge quadro sul turismo che regolarizzi tutti i settori. Oggi in commissione legislativa giace da troppo tempo un disegno di legge di regolarizzazione concordato tra settore pubblico operatori privati privati…”

Non se ne discute ?

“No. I politici decidano subito, facciano le variazioni che ritengono opportune e lo portino in aula per l’approvazione. Fare ciò significa dare certezza a tutti. Partiamo dalla base e superiamo le perplessità dei mercati…”

Ma la crescita del turismo in che misura può influenzare l’economia dell’isola ?

“Il turismo oggi finalmente è visto come una potente industria che significa il 15% delPil siciliano. Da lavoro da a migliaia di persone. Non cambiamo sempre senza motivo i nostri Must. Noi siamo l’isola del sole, del mare, delle spiagge e siamo un patrimonio archeologico unico al mondo, in sintesi possiamo offrire tutto…”

Ce l’abbiamo da sempre. Non ci ha dato molto…

“Basta saperlo porgere ed evitare di proporre ciò che non abbiamo. Infine la sinergia tra pubblico e/privato oggi è essenziale su basi concrete.

Una spiaggia nella riserva dello Zingaro. Questa foto di giovanni pepi è tratta dalla mostra la nostra estate con scatti cuttitta, giaramidaro, minnella, petrone e pitrone. per vedere LA NOSTRA ESTATE immagini cliccate qui.

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