L’INTERVISTA con ALESSANDRO ALBANESE ….di GIOVANNI PEPI
La Sicilia e la crisi. Per Alessandro Albanese, presidente vicario di Sicindustria, come diceva nell’intervista precedente, dati buoni e presagi cattivi. (qui) va meglio nell’Isola. Ma le politiche che si annunciano fanno temere il peggio. Anche per il lavoro, chiedo oggi, le risposte della politica non sono adeguate.?
” No . Sarebbe necessario un grande piano di inclusione giovani..”
Includerli come ?
“ Con la decontribuzione e la detassazione totale per le assunzioni a tempo indeterminato. Questa sarebbe la risposta non i sussidi più o meno velati…”
Ma le aziende in Sicilia sono in grado di assumere o no ?
“Buona domanda. Il punto è creare un habitat favorevole alle imprese: quando un’azienda cresce ha anche necessità di assumere. Non ci sono posti di lavoro se non si generano occasioni per gli investimenti.”
Ma siamo a un record dei disoccupati. Non potrà cambiare nulla ?
“ Devo ripetermi. Il lavoro si crea generando opportunità di crescita per le imprese….”
E non ne vedete.
“No. Vediamo un ambiente ostile alle attività produttive che può generare solo povertà e clientele. Oggi, tra l’altro, ci troviamo a un paradosso…”
Quale ?
“ Abbiamo un tasso di disoccupazione giovanile che tocca il 50%. Ma le imprese non riescono a trovare le professionalità di cui hanno bisogno…”
Vecchio problema, le politiche di formazione inadeguate..
“Già. Invece bisogna puntare a quelle orientando bene le scelte scolastiche.”
Però il governo centrale non sta fermo. Ha approvato la sua manovra. Di queste cose si parla. Quali effetti avrà da noi..?
”E’ una manovra che ricorre al deficit senza pensare alla crescita. Non vedo benefici possibili sull’economia…”
Parla dell’Italia o della Sicilia ?
“ Vedo un’Italia senza futuro. E per la Sicilia la musica non cambia.”
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