Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

di ROBERTO BERTOLA

Mi inserisco nel dibattito sul divario Sud Nord. Chi di Voi mi conosce sa che sono abituato a guardare  avanti. In questo caso, è però necessario dare un’occhiata agli atteggiamenti del passato.

 Roberto Bertola, già regional manager del banco di Sicilia, cittadino onorario di Palermo  

La maggior parte delle motivazioni che hanno provocato i divari fra Sicilia e il resto d’Italia sono già  state indicate negli interventi precedenti: -contiguità e complicità ancora troppo diffuse col crimine organizzato;-mancanza di infrastrutture; -scarso utilizzo dei fondi europei; -stipendi erogati senza la necessità che si lavori; -presenza di enti inutili e burocrazie tanto rapaci quanto inefficienti; – governi di Roma che hanno dato al Sud in generale, alla Sicilia in particolare, meno del dovuto. Non è però chiaro cosa abbia potuto originare questo atteggiamento discriminatorio dei governi, anche quando guidati da uomini del Sud? È solo un parere personale ma, se vero, ha comportato molti danni, ha creato alibi, tacitato le coscienze dei nostri politici.  È stata la convinzione che i dati ufficiali che, anno dopo anno, venivano forniti e che fotografavano i divari fossero solo parziali. Avrebbero infatti, per poter essere letti compiutamente, veder sommato ai dati forniti quanto prodotto dal “sommerso”. Ciò avrebbe fornito  il reale fatturato prodotto, il reddito vero, il numero degli occupati effettivo……. Insomma solo dopo queste addizioni si sarebbe  letta la realtà.Il domani. Condivido  che i piani, come le commissioni parlamentari, servono solo a “mandare la palla in tribuna”. Anche qui uno sguardo al passato ce lo testimonia. Quello infatti di cui ha bisogno la Sicilia  è una strategia centrale vera, un  obbiettivo chiaro di medio periodo e, nel durante , obiettivi annuali e trimestrali coerenti. E, ovviamente, risorse conseguenti e stanziate.  Sarà poi indispensabile una successiva, seria valutazione dei risultati, dei progressi, dei correttivi per recuperare eventuali deficit. …..E infine una conseguente premialita’ come, condivido appieno, suggerisce il Presidente Ribisi . È l’unico modo perché i politici e i burocrati sappiano che vengono giudicati per quanto fanno e non per quanto dicono, anche nel breve.È indispensabile che politici e burocrati si sentano una squadra sola e sappiano di essere osservati e giudicati per il loro lavoro e per i risultati che producono. Cosa potrà  fare la Sicilia è un altro capitolo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.