Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

 

“Muciare” di Giovanna Fazzino è lo scatto primo classificato nel concorso fotografico organizzato dalla Banca Don Rizzo di Alcamo 

Potremmo dire: la Banca Don Rizzo racconta ancora… La sua sede centrale è ad Alcamo. Opera in città e provincie della Sicilia occidentale, da Palermo a Trapani a Montevago. Dice Sergio Amenta, il presidente: “Come tutte le banche , nel tempo globale,  dobbiamo rivolgere la testa e gli occhi al mondo. Ma restiamo con i piedi ben saldi nel territorio. Vogliamo essere locali e globali insieme.” E delle sue zone, la Don Rizzo, vuol ricordare presente e passato.  Di anno in anno, vuol vedere e far vedere, di questa Sicilia, campagna e mare, cucina e arte . Puntualmente pubblica un calendario affidato agli scatti di giovani fotografi. Per questo 2018 si è scelto di mostrare un  passato di cui si rischia di perder memoria : barche , vecchie cose, arnesi di artigianato. Dice Marcello Orlando , la società che si occupa della comunicazione dell’Istituto: “ Uno sguardo al passato è necessario oggi, quando si corre verso il futuro. Consente il ritorno ad un ritmo più lento in cui c’è spazio per la riflessione e l’analisi “.  Delle 12 immagini del calendario, le premiate sono tre. La prima è di Giovanna Fazzino , “Muciare” , le barche che venivano usate per la mattanza del tonno. La seconda di Enrico Gruppuso  ritrae un antico argano usato alla tonnara di Bonagia. La terza, di  Gaetano Perlongo ,  in bianco e nero ,“Arpeggio del merletto a tombolo” raffigura le mani di un’anziana che ricama secondo l’antica tradizione. La giuria è stata presieduta da Giovanni Pepi, giornalista e fotografo. Ne facevano parte Sergio Amenta, presidente  di Banca Don Rizzo, e  un rappresentante dell’agenzia di comunicazione Feedback. Cliccando qui o sulla foto vedrete le altre immagini.

 

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