Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

di GIOVANNI PEPI 

Ad Aspra c’è un lungomare che è una bellezza  interrotta.  Uno spazio di sabbia , di ciottoli e  di acque, dove un blu intenso si incrocia con l’azzurro in un gioco infinito. Frequentato poco. Piccoli ombrelloni , separati da lunga distanza. Punti gialli e arancione, rossi e bianchi, davanti alla distesa immensa  delle onde. 

 E’ amato anche dai gabbiani ( attratti pure, è bene dirlo, dai pezzi di cibo incivilmente lasciati dai gitanti). Spesso si allineano l’uno all’altro , quasi  in parata,  nella battigia formando graziose palle bianche. Oppure svolazzano sulla spuma quasi rincorrendosi divertiti. Gabbiani e pochi bagnanti dunque. Perchè ? Perchè  alle loro spalle sorgono colline di sporcizia, canne secche e ramaglie.  “Li porta il fiume..” mi dice Michela Aiello , attiva esponente dei volontari che formano il gruppo “ Estate tutto l’anno”, nato per denunciare inciviltà private e inefficienze pubbliche Il fiume è l’Eleuterio, grande  in tempi antichi, ora sempre più vuoto, nelle cui sponde si formano discariche di ogni genere. Michela Aiello apre le braccia: “ Puliscono un volta l’anno, ma non basta..” Non basta. Qui si aggrovigliano , da quanto mi dicono, questioni tecniche e rovesci finanziari. Tecnicamente  la balneazione è impossibile, come comunicano cartelli dalle lettere sempre più sbiadite ormai quasi illeggibili.  Poi è difficile procedere alle concessioni. Ma il mare è bello. E i bagnanti vanno. Guardano il mare, si sdraiano sotto il sole, si tuffano,  nuotano e voltano le spalle alle immondizie che a tappeto si espandono con sacchetti e plastiche varie, barattoli e scatole di latta, mozziconi di sigarette e pacchetti schiacciati, stagnole da pizza abbandonati, pedane di legno e cartoni di ogni misura, bicchieri  di carta,  recipienti di metallo e pentole arrugginite, cavi elettrici in disuso e  contenitori di olio da motori marini. Niente è semplice tra Aspra e Bagheria. Difficile amministrare  perchè, come altrove, si è a corto di mezzi. Difficile governare pulizia e immondizia perchè, come altrove , le risorse sono poche, non bene organizzate e la gente  sporca troppo. Ma , davanti a questa bellezza interrotta, è giusto ripetere quel che diciamo anche altrove. In spazi così belli di mare non si può prendere il mare così. Sperando che , per evitarlo, tutto il possibile si faccia. Se è cosi.

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