Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

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di LELIO CUSIMANO

Lelio Cusimano

(Lelio Cusimano, economista, editorialista de Il Giornale di Sicilia interviene sull’articolo di Giovanni Pepi pubblicato sabato dal titolo. “Il Sud cresce, la Sicilia va peggio. Svimez parla, la politica ascolta?)

Giovanni Pepi scatta una foto dal “drone” che gli mette a disposizione Svimez; ne viene fuori l’immagine devastata di una Sicilia… in ripresa.
Il caso più emblematico è quello del turismo, gioia e dolore di questa terra. Quello stesso turismo che viene decantato come la panacea di tutti i nostri mali.
La realtà è ben diversa. Da qualche anno si parla crescita e di ripresa; ma che cosa ha partorito questa montagna di annunci e promesse? Il consueto topolino!
Nel nostro Paese il turismo interno e quello internazionale generano 400 milioni di pernottamenti (ufficiali); la Sicilia si ferma ad uno striminzito numero di 14 milioni.
Insomma grazie alla grande operazione di marketing messa in moto dal terrorismo, e che ha spinto un po di turisti sulle nostre coste, oggi la Sicilia si intesta appena il 3,8% del turismo nazionale. E la Regione? Da un paio di anni omette persino di fornire i dati sui flussi turistici nella nostra Isola.
È solo una faccia del più vasto psicodramma della Sicilia, una terra impoverita dal mancato sviluppo e debilitata da una micidiale combinazione: caduta delle nascite e forte flusso migratorio.
Secondo Svimez, il mio nipotino che oggi ha cinque anni è nato in una regione con 5,1 milioni di abitanti e quando avrà 55 anni, se avrà deciso di restare, si troverà in una terra con appena 3,7 milioni di abitanti!
Era questo il fine dello Statuto Speciale? Trasformare l’Ente regione in un mastodontico, inefficace, inefficiente ed antieconomico datore di lavoro e negare un futuro agli altri?
Questo mostro ha generato 200 mila persone a vario titolo a carico del bilancio regionale. Bene o male, dirà qualcuno, comunque mangiano. È vero. Ma a quale prezzo? I Siciliani in cerca di lavoro sono quasi 400 mila; a loro fanno da contorno oltre 500 mila NEET, i giovani che non studiano, non fanno formazione e ovviamente non lavorano!
A questi quasi 900 mila siciliani la Regione e il suo Statuto negano persino la speranza.

 

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