Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

di GIOVANNI PEPI

Il filmato compare spesso, nei notiziari di ogni canale. Giuseppe Conte, presidente del consiglio, s’avanza in un corridoio stretto, tra le luci emesse dalle porte aperte e le ombre dei muri chiusi. Il passo è sicuro, l’andatura disinvolta. Abito scuro, cravatta scura, giacca aperta sulla camicia bianca. Cammina senza pause … E’ solo e va da solo. La sua solitudine , per ora, è questione è  tra le righe . Entra ed esce dalle cronache. Esploderà ? I sondaggi gli sono ancora favorevoli. Il Giornale, quotidiano avverso, deve riconoscere, citando l’ultimo di Nando Pagnoncelli che la “la luna di miele” con la gente continua. Malgrado questo, o forse proprio per questo, nel rapporto con i partners le cose cambiano. ( qui ) L’ultima grana è di ieri. Si racconta di un Di Maio furente. Da capo dei Servizi, Conte ha gestito direttamente la conclusione del caso Romano. Luigi Di Maio, ministro degli esteri, uomo più forte del partito più forte nella maggioranza di governo, ha saputo della liberazione da un alto dirigente del ministero. Avrebbe poi trovato Conte sotto l’aereo per accogliere Silvia senza alcun avviso : una corsa a due per la prima foto. ( qui ) 

questa foto di giuseppe cuttitta è tratta dalla mostra di SE È COSÌ. Per vedere le altre immagini cliccate qui

Intanto si è sempre meno teneri con il governo ed il suo premier . Massimo Giannini , direttore de La Stampa, scrive: “ Dal premier Conte ci aspetteremmo scelte politiche chiare e forti: non banali consigli da psicologo della domenica su come gestire le nostre paure.” (10 maggio ) Alessandro De Angelis, editorialista di Huffpost , contesta al Pd la scelta di sentirsi costretto a governare , senza identità, con i democristiani ieri e adesso “nell’era dell’anti-establishment, con il “populista gentile”, nell’illusione che possano esserci populisti gentili..” Si qualcosa viene  meno a Conte, malgrado i sondaggi che però sono mutanti. Che cosa ? Forse una fiducia  più debole nelle qualità del suo comando. Del resto era da prevedere. Nella fase uno appariva come “il timoniere nella burrasca”. La sua solitudine funzionava quando, con il conforto di un esercito di virologi e scienziati , decideva  il lockdown ( non senza coraggio, è giusto dirlo) . Non è una buona condizione di governo adesso  quando sono da fronteggiare  prove gigantesche. Deve tenere unita una maggioranza che ogni giorno si divide tra diverse visioni e opposti protagonismi.  Deve gestire il confronto con le opposizioni alle quali Conte sembra non voler concedere nulla e nulla loro vogliono concedere a lui. Poi deve saper costruire unità operose , nella frantumazione dei poteri,  tra Regioni e comuni , governati peraltro da maggioranze di diverso colore.

questa foto di Valerio Marchese è stratta dalla mostra di SE E COSI dedicata all’autore . OPer vedere altre sue foto cliccate qui

Poi è sempre più urgente una riforma delle procedure perché le misure contro gli effetti della pandemia rischiano l’asfissia nella burocrazia. Conte , nelle esternazioni di “semplificazione burocratica “parla sempre. Ma fatti non si  vedono mai. Scrive, infatti, Sussidiario. it che il governo “: …sta studiando un provvedimento “parallelo” per il rilancio degli investimenti che punterà su una drastica semplificazione delle procedure in stile “modello Ponte di Genova”.( qui ) Sta studiando ? l’Ansa di ieri era un bollettino delle catastrofi . Secondo Save Children “un genitore ‘fragile’ su 7 ha perso il lavoro” e “ Molte famiglie in difficoltà economiche riducono la spesa alimentare” ( qui ) L’istat comunica che la produzione industriale crolla di un terzo rispetto al marzo scorso ( qui ). Confcommercio, dice che 270 mila imprese sono a rischio chiusura ( qui ) E si studia ancora ? Intanto sul decreto aprile rinviato a maggio, si è a un rinvio. Speriamo l’ultimo.. Ma si capisce che le mediazioni di Conte funzionano poco. Ora gli analisti più attenti dicono che a questo governo non c’è alternativa. Non sarebbe il governo migliore, ma l’unico possibile. Brutto segno. Quando è cosi , si dice prima che non serve al paese una crisi di governo. Poi ci si chiede se serve al paese questo governo per contrastarne la crisi .