L’INTERVISTA. CON ALESSANDRO ALBANESE… DI GIOVANNI PEPI
Alessandro Albanese è vicepresidente vicario della Sicindustria
Presidente Albanese, lei diceva, nell’intervista di qualche giorno fa, che , tra instabilità’ e incertezza, l’imprenditore non investe ( QUI ) Ma Paolo Gentiloni, da presidente del consiglio, andava in giro per l’Italia dicendo che, per chi vuole investire a Sud , non c’è momento migliore di questo. Era così ? E’ ancora così ?
“ Le ripeto. Viviamo una congiuntura internazionale in rallentamento E nella manovra economica, poi, non vanno assolutamente depotenziate misure importanti…”
Quali per esempio ?
“ Quelle in grado di sostenere crescita e investimenti..”
In particolare ?
“ Gli incentivi per l’ industria 4.0, la detassazione dei premi di produzione, una energica spinta alle grandi opere.”
Si dice da anni ormai. La Sicilia cresce se l’industria cresce. Viene una spinta positiva dal governo di Roma ?
“ Confindustria ha una idea di società: creare lavoro, rendere competitive le imprese e ridurre le diseguaglianze. Aspettiamo segnali in questa direzione..”
Il decreto dignità ha provocato vantaggi o svantaggi visibili nell’occupazione. ?
“ Posso solo dirle che è un decreto che frena la crescita. Valuti lei se questo è un vantaggio o uno svantaggio.
Si muove meglio il governo siciliano ?
” Da quello che emerge dalla proposta della Finanziaria regionale non c’è nessun supporto allo sviluppo ed alla crescita, ma solo assistenza. E con l’assistenza non si va avanti, semmai indietro.”
Talora o spesso accusano gli industriali di essere, in Sicilia, poco propensi al rischio e agli investimenti. Riconosce a queste critiche qualche valore. ?
“ Siamo propensi al rischio e agli investimenti. Prima ancora di essere il nostro lavoro è la nostra vocazione. Purtroppo in Sicilia la vocazione viene spenta da un coefficiente di rischio intollerabile.
E il rapporto con i governi. Verso quello di Roma, il vostro leader Boccia è sul piede di guerra. E lei in Sicilia ?
“Non c’è differenza tra Italia e Sicilia nel sistema. Il presidente Boccia rappresenta e tutela gli interessi degli imprenditori italiani.”
E questa tutela rende inevitabile lo scontro ?
“ No . Mon è sul piede di guerra. Cerchiamo un dialogo e un confronto sulla crescita del Paese. In altre parole, rappresenta e tutela tutti noi…”