Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

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Nino Giaramidaro fotografa i pupi. Un tesoro italiano. Ci si pensa poco: l’ Unesco, nel 2008, ha iscritto l’ opera dei pupi tra i patrimoni orali e immateriali dell’umanità, dopo una prima proclamazione avvenuta nel 2001. Ma L’opera è tipica della tradizione siciliana, si hanno già notizie nel Settecento.Ora l’impressione è che in Sicilia i pupi riscuotano un interesse nuovo. E’ cosi Nino ?

“ Certo sarebbero benvenuti personaggi “fatati”, carismatici anche se non immortali come nell’ opra. Nella situazione in cui ci troviamo, qualcosa di duraturo che rassicuri sul futuro lo accetteremmo anche da eroi di legno…”

 Sono tempi in cui sono utili i miti che , nel mondo dei pupi, sono di casa. No ?

“ Certo. E la Sicilia ha avuto un lungo rapporto con miti come Orlando, Rinaldo e Angelica:i pupi hanno provocato belle pagine di grandi scrittori e versi spiritosi come U cummatimento di Orlandu e Rinaldu  che Nino Martoglio dedicò all’attore Giovanni Grasso.  Per non parlare deiu valoriu..”

I valori ?

“Riflettiamoci.  i Paladini – come molti pagani – incarnavano i valori positivi che la contemporaneità ha perso di vista. Nel teatrino dei pupi l’onestà, la lealtà, il tenere fede, come un voto, alla parola data, il sacrificio per ideali, per salvare dalla barbarie rivivono a convincenti colpi di zoccolo sul tavolato del palco. E le voci dei pupari hanno timbri ed estensioni perfettamente d’accordo con il ritmo della scena. Non c’è nulla fuori del coro. Non è una fascinazione di poco conto.”