Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

DIBATTITO… con  ELVIRA AMATA

 presidente all’ars della commssione spedciale Statuto

Ciao Giovanni, seguo con interesse il dibattito che hai  avviato sul Mezzogiorno nel tuo blog SE E COSÌ, con le interviste a Marco Esposito QUI  e QUI . Che si incrocia, per coincidenze del caso ( ma forse non tanto ),  da qui questa mia nota, con una intervista all’On. D’Uva,…•capogruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle e mio concittadino, pubblicata da Il Corriere della Sera. Ho avuto l’impressione , leggendola, che quel partito voglia decidere una linea sull’autonomia differenziata negoziando con chi la propone, né più e né meno, come  un do ut des tra il suo movimento e la Lega. Per la serie: noi diamo il placet per questa ma voi cedete sulla Tav e l’acqua pubblica. Al netto della mia personale opinione sulle infrastrutture e le grandi opere, necessarie tanto a Sud quanto a Nord, mi lascia basita che il parlamentare messinese, con tanta nonchalance, affermi di essere pronto ad agire contro il Mezzogiorno pur di schiacciare l’occhio all’elettorato noTav o alle frange più a sinistra che in un 5stelle, costantemente ibrido e ambiguo , non si identificano. Se il Movimento perde voti alla velocità della luce dovrebbe farsi delle domande , non sciorinare promessucole da fintodiplomatici, chiaramente in controtendenza rispetto all’interesse dei territori del sud Italia. 

E, circa le affermazioni “curiose” che ho letto, un riferimento mi preme farlo, anche all’uscita dell’On. Fico . nel giorno della festa della Repubblica: una mossa maldestra per ribadire una linea chiara. Per D’Uva si tratta di un’opinione personale del collega. Ma vorrei comunicare al giovane onorevole che il Presidente della Camera quando parla non esprime un’opinione personale. Parla da terza carica dello Stato. Le istituzioni non sono un optional. Se i pentastellati vogliono giocare da adulti si comportino come tali e abbiano rispetto dei ruoli. E ancora, il regionalismo differenziato, e lo dico con cognizione di causa, avendo fatto di ciò una delle mie principali battaglie personali e politiche, come tu sai, è un tema del quale non ci si dovrebbe neanche sognare di parlare prima di aver messo il meridione nella condizione di stare al passo con il resto del Paese. In un’Italia divisa da sperequazioni evidenti e palesi, da un siciliano consapevole mi aspetto meno frasi spot da aspirante leader di partito e più rispetto per la terra che lo ha eletto. Fermo restando che ci sono temi come l’istruzione sui quali anche solo pensare di attuare norme differenziate è una follia. Una lesione assoluta del principio stesso di Italia Repubblica unita.

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