Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

L’OPINIONE…di GIULIA GARBI

 agente immobiliare, componente il gruppo terziario donna confcommercio di milano

Ascolto fino a tardi i commenti via radio e tv di molti tra i quali Maria Latella, Philippe Daverio, Sgarbi , Raffaele Morelli. Non ho sentito parole che osservassero il fatto che nel 2020 la città di Parigi, che possiamo prendere ad emblema della civiltà europea, non fosse in grado di approntare..

un cantiere sicuro per il restauro della più importante cattedrale di Francia nonché la chiesa più visitata al mondo.Perché è il cantiere il colpevole di questa atroce perdita che è una figuraccia di portata universale che rimarrà nel ricordo collettivo del mondo.

L ‘ incendio è la rappresentazione, appunto la figuraccia, di una civiltà che brucia arte, storia, simboli di sé stessa per incompetenza, negligenza, superficialità che risolve tutta la gravità in un banale “la struttura è salva”.La stessa superficialità che fa dire a Sgarbi (lui, proprio lui paladino, crociato di tutte le battaglie a difesa dell’arte) che “nulla è perduto, si ricostruirà”. Per me tutto è perduto perché quell’incendio è la rappresentazione, purtroppo non teatrale, di una civiltà che brucia se stessa perché non ha piu mani, né teste che sappiano aver cura di essa, restaurarla, proteggerla, conservarla, trasferirla nel futuro. È bruciato il Tempio della Ragione perché la ragione non c’è piu.  In poche parole una civiltà che non sa più progredire, non sa piu andare oltre, non sa portare avanti sé stessa, nonostante ne abbia gli strumenti.

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