Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

L’INTERVISTA con LEONARDO AGUECI 3 /
già procuratore aggiunto a Palermo

di GIOVANNI PEPI

Dalle interviste precedenti ( vedi di seguito), viene fuori un quadro sconfortante dello stato delle cose in magistratura. Proprio per le distorsioni che Lei ha qui denunciato. A cominciare dal peso che le correnti hanno su nomine e incarichi, prevalendo sul merito professionale. Ma c’è di più., dottor Agueci,.

LEONARDO AGUECI

“Cosa ? “

Dalle intercettazioni viene in luce un interesse politico allo sviluppo delle indagini giudiziarie. E questa è deviazione istituzionale. Servono o no riforme radicali,? Come separazione delle carriere? O incompatibilità tra incarichi ministeriali e funzione giurisdizionale ?

“ Credo che bisogna essere chiari sul punto. Il mondo politico ,ovviamente, con le debite eccezioni, teme fortemente una magistratura realmente indipendente ed autonoma, refrattaria quindi a subire condizionamenti nel controllarne l’operato…”

E questo cosa c’entra ?

“C’entra eccome. Gran parte dei progetti di riforma, anche costituzionale, sullo status della magistratura, fin dagli anni ’70 sono stati diretti, in un modo o nell’altro, ad accentuare il condizionamento dei magistrati da parte delle altre Istituzioni…”

A cosa si riferisce ?

“Intanto all’ipotesi , ormai annosa , che anche lei richiama, di separare le carriere tra i magistrati inquirenti e giudicanti. Anche quando, come adesso , non ha nessun collegamento con gli attuali fatti venuti alla luce. “

Ma perchè questa ipotesi suscita tanta repulsione ?

”Per la ragioni che Le dicevo all’inizio di queste interviste.”

In che senso ?

“ L’obiettivo , evidente ed unico , di questa riforma è quello di quello di sottoporre il Pubblico Ministero , vero spauracchio dei politici , a forme di controllo esterno,  con l’inevitabile  eliminazione di una norma della Costituzione..”

Quale ?

“ Il già ricordato articolo 107 , dove si stabilisce che Il Pubblico Ministero gode delle garanzie stabilite nei suoi riguardi dalle norme sull’Ordinamento Giudiziario..”

Polemica non nuova. Quanti la propongono negano del tutto questo proposito nè c’è , al riguardo, chiara evidenza 

“ Invece, a mio parere, proprio il condizionamento dell’indipendenza della magistratura costituisce, l’obiettivo autentico della macchina del fango che si è scatenata ultimamente contro l’intera magistratura”

Si riferisce alla pubblicazione delle intercettazioni su Palamara ?

“Mi riferisco a quelle, si. Vengono pubblicati messaggi telefonici rientranti prevalentemente nella sfera dei rapporti interpersonali , irrilevanti sul piano della liceità ed anche su quello del semplice malcostume. Si tratta di una operazione che finisce per creare confusione ..”

Confusione perché ?

“Perché fanno  perdere di vista i fatti realmente gravi di interferenza e condizionamento sulla vita della magistratura che pure si sono chiaramente evidenziati . Da qui  devono partire le riforme che servono veramente..”

Parliamo di queste allora:

“Insisto. L’obiettivo cruciale  deve essere quello di rendere effettive  l’Autonomia e l’indipendenza di ogni magistrato. Sia  giudicante che inquirente.”

E quali sono ,secondo Lei, le modifiche necessarie dell’attuale ordinamento ?

“ Anzitutto, totale incompatibilità tra attività giudiziaria ed attività politica..”

E cosa può veramente garantirla ?

“ Ci vogliono rigorosi limiti temporali e territoriali per i magistrati che intendano candidarsi od assumere incarichi di rilevanza politica …”

Solo che quegli incarichi sono temporanei. Poi si torna a giudicare o  indagare…

“ No. Io credo che non ci debba essere possibilità di ritorno al termine dell’incarico o della competizione elettorale…”

Questo è un punto importante. E poi  ?

“ Limitare gli incarichi ed i collocamenti fuori ruolo agli esclusivi casi di collegamento diretto con l’attività di giurisdizione. ..”

Torniamo alle promozioni . Come si può ridurre l peso delle correnti ?

+”Fondando le valutazioni per le nomine su esclusivi e verificabili canoni di merito professionale..”

Che significa esclusivi ?

“ Che devono essere acquisiti solo nell’esercizio della giurisdizione, eliminando ogni rilevanza ad attività di altro tipo…”

E cos’altro si può fare ?

“Rendere più rigorose le regole sulla temporaneità degli incarichi direttivi, precludendo la possibilità che, concluso il primo incarico, si possa accedere ad un secondo in diverso ufficio…”

Non si tratta di passaggi semplici ?

“Ma li considero necessari. In definitiva, si tratta di eliminare qualsiasi situazione che possa essere fonte di condizionamento. Aggiungo che bisogna prevedere  serie sanzioni disciplinari per i magistrati autori di comportamenti che, anche sul semplice piano dell’immagine, ne compromettano l’indipendenza.

”MAGISTRATURA E NOMINE. “PER MERITO DI CORRENTE ..”

L’INTERVISTA con LEONARDO AGUECI 2 /

già procuratore aggiunto a Palermo

di GIOVANNI PEPI

Lei dice , nella prima intervista ( leggere di seguito), e condivido, che il crescente impegno della magistratura in inchieste contro il malaffare in politica,  ha accentuato  da un lato conflitti dall’altro i contatti. Ma si è ora ad una contiguità che si vorrebbe rimuovere o contenere attraverso una riforma del Com

 “ Come dicevo prima, da oltre trent’anni si denunzia l’incidenza prevaricante che le correnti, alcune in particolare , esercitano nell’attività del Consiglio Superiore  ed in particolare nelle nomine a determinate funzioni… “

Se lo dice Lei che le ha vissute dall’interno…Si tratta di una verità per troppo tempo negata

“ Ho fatto il magistrato per oltre 40 anni, dal 1975 al 2017. Ho fissato nella mia memoria numerosi episodi concreti, anche di molto risalenti nel tempo, nei quali l’appartenenza correntizia ha avuto un effetto determinante nella distribuzione delle nomine..”

Determinante ? Quindi al di là dei meriti professionali ?.

“ Già. Poi , nel corso degli anni, gli interventi legislativi più volte sollecitati non hanno certo migliorato le cose ma, al contrario, hanno portato ad un ulteriore deterioramento del sistema..”

Può fare alcuni esempi..

“ Gliene faccio due…”

Andiamo al primo

“ Il sistema elettorale introdotto nel 2002..”

E’ fallito ?

“Sulla carta avrebbe dovuto ridurre il peso delle correnti..”

In che modo ?

“Ne prevedeva un minor peso  eliminando le liste contrapposte e l’introduzione di un’unica lista nazionale di tutti i candidati..”

E non ha funzionato ?

“No. Anzi, ha prodotto un effetto opposto rispetto a quanto non si volesse….”

E  perché ? 

“ La designazione dei candidati e la ripartizione geografica delle preferenze avvenivano preventivamente, all’interno di ciascun gruppo, riducendo di fatto l’elezione ad una mera ratifica di decisioni prese altrove..”

Qualche caso concreto per capire meglio ?

“ E’ eloquente quanto è avvenuto alle ultime elezioni generali quando, per i quattro posti della sezione Pubblici Ministeri, si sono presentati appena quattro candidati , uno per ciascuno dei quattro gruppi , e tutti sono stati, ovviamente eletti…”

Un altro esempio ?

-“L’Ordinamento Giudiziario approvato nel 2006 ha di fatto eliminato la rilevanza dell’anzianità tra i criteri di valutazione per le nomine, a vantaggio di elementi di esclusiva natura professionale. ..”

Questo mi sembra un buon metodo. Cosa è andato storto ?

“E’ rapidamente emersa, nella pratica, l’inadeguatezza dei fascicoli personali , che avrebbero dovuto fornire un’immagine completa e fedele di ciascun candidato, a disegnare profili professionali attendibili e selettivi. Hanno finito per prevalere scelte fondamentalmente arbitrarie e basate soprattutto su ripartizioni correntizie.”

Ma una riforma è necessaria. Lei cosa propone ?

“Qualsiasi ipotesi di riforma elettorale , per non rivelarsi ancora una volta controproducente, deve rendere concreto e reale il potere di scelta del candidato da parte del singolo elettore, possibilmente ripartendo territorialmente i posti da assegnare…”

E cosa pensa del sorteggio che da alcune parti si propone ?

“ Lo trovo assolutamente da evitare . Totale o parziale, priverebbe gli eletti di effettiva rappresentatività ed autorevolezza.”

E quanto ai criteri di nomina ?

“E’ indispensabile ancorarli a trasparenza e  autentica valutazione professionale, potenziando le competenze degli organismi chiamati ad esprimersi in sede locale, sicuramente in possesso di fonti informative concrete e dirette.”

Cos’altro per cambiare ?

“ Direi che , in primo luogo, si deve fare di tutto perché trovi vera applicazione l’articolo 107 della nostra Costituzione dove afferma che i magistrati si distinguono tra loro soltanto per diversità di funzioni. Ciò comporta l’eliminazione di qualsiasi prospettiva di “cursus honorum”..”

Non capisco 

“E’ cosa ancora oggi  molto presente nelle prassi quotidiane . Passa di solito attraverso incarichi interni alla ANM, quindi nella nomina a componente del CSM e dopo, alla scadenza di questo, in incarichi direttivi accordati in successione continua, per la cui assegnazione le pregresse esperienze presso il Csm costituiscono abitualmente titolo preferenziale a scapito di quelli di merito professionale.”

Con quali conseguenze ?

“Tutto  ciò ovviamente penalizza i magistrati che si preoccupano esclusivamente di svolgere al meglio il loro lavoro e che vengono notevolmente pregiudicati da questo meccanismo.”

c

continua

“ORA SI ATTENTA ALL’ EFFETTIVA INDIPENDENZA DELLA MAGISTRATURA

L’INTERVISTA con LEONARDO AGUECI 1/

già procuratore aggiunto di Palermo

Siamo a una crisi acuta, mi pare. Le intercettazioni che fanno scandalo rivelano contiguità inquietanti  tra magistrati , giochi politici , trame di potere e lotte di fazione. Ill capo dello Stato prova , e lo dice,” indignazione e angoscia”.

“ Non è la prima volta..”

No. L’anno scorso parlava di “grave sconcerto e riprovazione “. Carlo Nordio scrive su Il Messaggero scrive : “Mai, nella storia della Repubblica, la credibilità della magistratura, era caduta così in basso.” Ha ragione

“L ’allarme del Presidente Mattarella è fondato. Colpisce nel segno di una questione fondamentale per la nostra vita democratica.”

Quale ?

 “La effettiva indipendenza dei magistrati. Vi è da dire però che la questione non nasce certamente oggi.”

Perché ?

 “ Intanto. le intercettazioni che vengono pubblicate in questi giorni riguardano sempre la stessa vicenda Palamara, venuta fuori l’anno scorso”

Quindi risale a un anno fa..

“Affatto. Il tema delle pressioni e del condizionamento, operato in varie maniere dal potere politico, esterno ed interno alla magistratura, risale , almeno per la mia esperienza, a più di trent’anni fa “

Addirittura. Non esagera ? 

“Per nulla. Basta consultare le rassegne stampa, i resoconti dei convegni , le tante pubblicazioni che vi sono state in proposito.”

Se è così non mi pare si sia lavorato per una soluzione al riguardo ?

“Al contrario. La questione si è decisamente aggravata. Di conseguenza  è aumentato il discredito della magistratura davanti l’opinione pubblica.”

E quali sono le ragioni di questo disastro ?

“Disastro ?. Procederei con ordine per valutare luci ed ombre ? “

Facciamolo

“Cominciamo col dire che , nel  corso degli anni è progressivamente cresciuta, sia in quantità che in qualità, l’opera di controllo della magistratura sull’operato della Pubblica Amministrazione e i risultati si sono visti.”

Niente da dire . Questo è un fatto. Allora ?

“Vede, personalmente non credo che oggi si rubi più di prima..”

Molti pensano di sì 

“No, non credo. C’è per me , oggi,  un impegno molto più intenso ed incisivo nel reprimere le condotte illecite..”

Riguardano anche i magistrati..

“Anche. Non c’è dubbio. Il che ha contribuito ad aumentarne il discredito. Però non dimentichiamo una cosa…”

Quale ?

“Tutti questi episodi sono stati sempre accertati grazie all’impegno di altri magistrati, che non hanno voluto cedere alla tentazione del laviamoci i panni in casa. Come forse avveniva in tempi lontani..

Ma qui si à al punto delicato. Il maggior impegno contro il malaffare ha colpito il mondo della politica, ha moltiplicato, diciamo così, i punti di impatto e di contatto..

“Qui è il problema. E credo di potere dire che questa fase  attraversa tutti gli schieramenti, con conseguenze, in alcuni casi, determinanti per la vita del paese…”

A quali si riferisce in concreto ?

“ Penso a Mani pulite. Nel 2008, il governo Prodi è caduto a seguito di un’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto direttamente il Ministro della Giustizia. Nel 2013, la condanna definitiva di Silvio Berlusconi per reati fiscali ha portato, dopo pochi mesi, alla costituzione di una nuova maggioranza politica che determinò la nascita del governo Renzi..”

E questo ha portato al contrasto crescente tra politica e magistratura

“Certo. La politica ha cercato di reagire alle conseguenze di un’azione giudiziaria incisiva e credibile, non perdendo occasione per tacciare la magistratura di operare con finalità di parte e sappiamo tutti quante polemiche siano nate da questa contrapposizione.”

Solo che la vicenda Palamara mette a nudo un contesto differente, non contrapposizioni ma contiguità e collusioni tra magistratura e politica

“ Contrapposizione e contiguità da sempre hanno convissuto all’interno della magistratura e sono stati argomento di infiniti dibattiti e polemiche ed anche di scandali.”

Ma mi pare che adesso siamo a contesti non coparabili

“ Adesso l’azione di discredito della magistratura da parte della politica segna un punto, e quanto grave, a favore di quest’ultima, che non si è fatta scappare l’occasione per dar vita ad una campagna denigratoria indiscriminata ed estrema ..”

C’è anche questo ma èun rimbalzo inevitabiule.

“IL senso della miksura invece è necessario.Tutto nasce , non bisogna dimenticare, da un’indagine giudiziaria che è stata portata avanti senza riguardi da altri magistrati. Da questa  indagine è certamente emerso un intreccio molto grave di relazioni inopportune tra esponenti politici e magistrati …”

Mi pare Lei vuole sottolineare alcuni politici, alcuni magistrati..

“Certo. I magistrati coinvolti non sono rappresentativi dell’intera magistratura, ma soltanto di ambienti circoscritti, anche se in alcuni casi titolari di ruoli di notevole rilevanza!”

Solo che questo intreccio investe i nodi più delicati nella vita della magistratura

“ Lo so. Perché si condizionano , con metodi spregiudicati, le nomine dei titolari di importanti uffici direttivi per indirizzarle verso persone gradite ai politici stessi, alcuni dei quali peraltro coinvolti in indagini trattate proprio da quegli uffici..”

E niente è eguale a prima. Ormai lo sappiamo. Si è a una cristi istituzionale. 

“ E’ chiaro che fatti del genere, anche se oggettivamente circoscritti, depotenziano l’azione dell’intera magistratura, ne sporcano pesantemente l’immagine ..”

Il capo dello Stato ha dunque ragione quando usa le parole pesanti come pietre 

“ Quanto succede giustifica pienamente lo stato d’animo di indignazione ed angoscia del quale ha parlato il Presidente della Repubblica…”

1 continua