Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

L’OSPITE su SICILIA E CRISI……. ROBERTO BERTOLA

 banchiere, già ad del banco di sicilia, cittadino onorario di palermo  

In primis concordo con la necessità che, non essendo il nostro un paese che ha le disponibilità economica per fare tutto ciò che gli piacerebbe fare, deve fatalmente scegliere. E la priorità non può essere che investire su ciò che crea sviluppo. Le manovre assistenziali, anche le più lodevoli, non possono che essere residuali in queste situazioni. Per la Sicilia aggiungo che il contesto ambientale, lo sappiamo bene, rende le cose ancor più complicate. Chi l’imprenditore da noi deve per forza avere qualcosa in più, ….

anche in termini di vocazione al martirio, di chi vive al nord. Altra considerazione: ovunque in Italia, e non solo, si parla, si dibatte e si investe sulle start up. Lodevole. Lo condivido assolutamente, ancor più oggi, che i giovani hanno molti minori sbocchi come lavoratori dipendenti che nel passato. Ma i governi non dovrebbero permettersi di non investire pesantemente sulle imprese che sono già in vita. Sono queste che forniscono la maggior parte degli occupati e che, se cresceranno, saranno le maggiori attrici dell’aumento del tasso di occupazione.

Faccio ora alcune altre  osservazioni a proposito del contesto siciliano. Primo: le imprese siciliane sono normalmente più piccole di quelle, già piccole, del centro e del nord e vivono in una realtà, non solo economica, che rende loro  più difficile crescere. Secondo : Il timore del piccolo imprenditore è spesso quello di perdere il controllo della propria azienda. Preferisce piuttosto venderla, se ha un valore, o chiuderla, che vederla vivacchiare.Ora mi pongo un quesito.  Esiste la formula ormai sperimentata della “ rete di impresa” , che non fa perdere l’identità alle imprese che la scelgono. Rete di impresa può essere utilizzata anche solo per uno scopo ben preciso , ben circostanziato e su un arco temporale definito.

Cè, facciamo un esempio, un imprenditore che vuol provare a entrare in un nuovo mercato. Non ha la struttura, l’organizzazione e la forza economico / finanziaria per visitare quel mercato, fare analisi di marketing, creare una rete di rappresentanti in loco. Ma ha un buon prodotto. Non vuole vendere, non vuole neanche aggregarsi. Se trovasse e/o qualcuno lo aiutasse a trovare altri imprenditori interessati ad aggredire il medesimo mercato con prodotti validi e diversi dai suoi, ma possibilmente complementare lo potrebbe fare, aumenterebbe il fatturato….Può fare al suo caso e ad alcuni altri fra gli imprenditori siciliani  “rete d’impresa? Io penso di sì. Terminato il progetto ognuno a casa propria. Arrivederci alla prossima opportunità di aggregazione temporanea e/o di scopo. Non risolve tutto, ma può aiutare alcuni

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