Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

CITANDO….. di GIOVANNI PEPI 

Le consultazioni con il Capo dello Stato, dopo il primo giro, portano a nulla, con qualche variante nel tono. Salvini è più solo, Berlusconi più isolato, il centro destra più disunito costretto all’unità, il Pd eterno separato. Ma il quadro non cambia: si è al vuoto dopo il voto complicato dai veti. Intano tra Lega e Cinque Stelle si smussa, si sfuma, si annusa. Marzio Breda, quirinalista de Il Corriere, fa notare, dai microfoni di Sky, che Salvini non parla più di Flat Tax e Di Maio tace sul reddito di cittadinanza. Poi un analista attento ,come Claudio Cerasa, direttore de Il Foglio, viene a capo di notizie di peso. Tra i due sarebbe prossima, e riservata, una intesa su cinque punti. Su Fornero e pensioni si rinvia, per la riforma, a fine legislatura, mentre prima delle europee si stanzierebbero tra 5 e 6 miliardi per portare a 41 anni le pensioni di anzianità. Sul reddito di cittadinanza si avrebbe un ampliamento del reddito di inclusione che c’è, con altri 10 miliardi che si aggiungono ai 3 già stanziati. Sul Fisco si avrebbe un primo scaglione unico al 21 per cento per quelli compresi  attualmente tra il 23 e 27, altri dieci miliardi. Cerasa non sa se si deciderà di sforare il tetto tra deficit bilancio e debito pubblico,. quel 3 per cento cui ci vincola l’Europa. Si dovrà pure capire se e come evitare i rincari dell’Iva già pronti a scattare nei prossimi mesi in mancanza delle misure adeguate. Aspettiamo. Però un po’ di ansia si impone. Perchè i conti, come già scrivevo , non fanno sconti, E quelli pubblici peggiorano. Fabio De Ponte, lo scrive con chiarezza su La Stampa di oggi. I salvataggi bancari, a differenza di quanto speravamo, li pagheremo tutti noi, il deficit cresce con quattro decimi in  più rispetto al previsto, di tre decimi aumenterà il rapporto tra debito e Pil, le tasse fletteranno meno di quanto  si sperava .

Il Capo dello Stato Sergio Mattarella 

Insomma si progettano maggiori spese, quando ci sono meno risorse.a Speriamo Cerasa assume altre notizie per rassicurarci. In questi casi il contribuente ha poco da sperare e molto da temere. Accordi come quelli che si preparano tra Cinque Stelle e Lega, ci riportano a quanto ICyril Northcote Parkinson, grande storico navale e studioso di all’amministrazione pubblica diceva dei bilanci bilanci: “Sono come i bikini: le parti più interessanti restano nascoste.” 

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