Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

di GIOVANNI PEPI

Nello Musumeci, presidente della Regione , chiede scusa per i ritardi nei pagamenti dovuti . Senza enfasi , vestito di grigio , camicia azzurra , cravatta scura , alle spalle molte bandiere , parla ai microfoni di Gr Sicilia. Ha un tono asciutto e grave. Promette inchieste , si assume “ogni colpa politica” , assicura che chi ha responsabilità accertate pagherà ( qui ). Chi conosce l’uomo sa che non scherza. Aspettiamo. Gli ho sentito dire , in un discorso che sempre , in Sicilia , ci si scontra con una esagerazione dei mali d’Italia. La regola non poteva fare eccezione adesso. I pagamenti degli assegni della Cassa Integrazione in deroga sono ovunque in ritardo nel paese . Anche il presidente Conte , come si scriveva in questo taccuino, ha chiesto scusa in tv ( qui ) Ma la Sicilia è ultima . Al 6 Maggio , scrive il Giornale di Sicilia di ieri, a pagina 5, restavano bloccate 30.000 pratiche per 130. 000 lavoratori.  Negli ultimi due giorni si è avuta una accelerazione. Ora è corsa contro il tempo. Il direttore competente ha presentato le dimissioni. Il Presidente Musumeci e l’assessore al lavoro, Antonio Scavone , le hanno accolte. Ma è Musumeci a dire che il direttore è “..persona perbene trovatasi, suo malgrado, al centro di una vicenda sulla quale occorrerà fare chiarezza “ ( qui )

Che cosa è successo ? Esagerando, in Sicilia, l’esigenza di ritmi eccezionali ha sprigionato furori corporativi non meno eccezionali. Si è deciso di trattare su quanto i contratti prevedono ma non precisano. Sono previsti progetti speciali con maggior lavoro e maggior retribuzione. Cosi’ si puntava alla retribuzione migliore per quanti venivano inseriti in una squadra speciale addetta al disbrigo delle operazioni . Scelta quanto meno impropria nel pieno dell’emergenza. Ora i sindacati manifestano stupore e risentimento. Ma come , dicono in sostanza, non si faceva altro che attuare i contratti, per guadagnare di più, lavorando di più. Quanti contestano, e tra questi chi scrive, scambierebbero il vizio per la virtù.

Ma sono discorsi da fare ? Gli assegni di Cassa Integrazione in deroga sono destinati a persone che non vedono una lira a fine mese. A quanti non sono in grado, giorno dopo giorno , di provvedere , come si diceva a Napoli, all’ essenziale “( qui ) Era il caso , dovendo provvedere ai bisogni di migliaia di persone senza reddito allungare i tempi per aumentare il proprio ? Proprio non lo era . Ora il presidente della Regione chiede scusa. I sindacati no ? No. E tra i fatti del tempo dobbiamo annotare anche questi. Nè mancano i paradossi amari. Il sistema informatico adottato dall’Inps non va bene. Musumeci denuncia che”..Non funziona in gran parte delle delle regioni.” Non sappiamo quanto queste disfunzioni siano italiane e quanto “esagerate” in Sicilia. Sappiamo che si spende per rendere più celere, grazie al digitale, il corso delle pratiche. Poi , nel pieno della pandemia , anche la tecnologia allunga i tempi della burocrazia

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