Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

 

A Palermo Via Messina Marine e’ una strada simbolo. Costeggia il mare e da essa si entra in città. Vi si incrociano sempre degrado e bellezza. Dopo l’estate la seconda è sconfitta dal primo. Nei tratti di spiaggia i rifiuti sostituiscono i bagnanti che si sdraiano al sole. Sacchetti e cartacce si ammucchiano, cumuli di immondizie si espandono. E non mancano novità curiose prodotte da una fantasia inesauribile. Ieri, sulla battigia, c’era una barca, una vecchia carcassa o uno scafo in disuso. Era posata al limite tra sabbia e onde da incivili gettanti. Che sono poi seguiti da incivili zelanti che quello scafo utilizzano come cassonetto. Così come fanno con una poltrona di pratica distrutta, dove mettono lattine e bicchieri.

E sia, C’è una stagione per ogni cosa. Nelle spiagge,  a Palermo, in autunno i rifiuti conquistano le spiaggie. Poi la furia degli elementi farà il resto: con il vento, le mareggiate disperderanno sacchetti e plastiche tra le onde. Così inciviltà e inefficienza estenderanno i loro effetti inquinanti. Dalla terra al mare…

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