Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

(il 25% dei giovani tra 15 e 29 anni abbandona gli studi )

di LELIO CUSIMANO E GIOVANNI PEPI

Allora , Lelio, proprio nei primi giorni di scuola colpiscono le ultime notizie Ocse.

“ Quali tra le tante? “

La sintesi di Repubblica.it mi sembra efficace: l’Ocse bacchetta la Sicilia: pochi laureati e troppi Neet. (LEGGI QUI  )“ La scuola potrebbe far molto per la rinascita della Sicilia, invece..”

Invece siamo all’ultimo posto per laureati in Italia, la quale a sua volta, è l’ultima in Europa ..

“ Già , come sempre, siamo al peggio del peggio..”

Per Istat, il 25 per cento dei giovani fra i 15 e  19 anni abbandona gli studi . In Italia sono il 15 . Nei paesi dell’Ue sono l’11…”

“ Ma non sono i soli primati…”

Quali altri ?  

“l’Isola è ultima per diffusione del tempo pieno (solo l’8%), ultima presenza di mense scolastiche (20%), ultima per la disponibilità di locali  mensa (29%) . I dati li fornisce Save the children…”

Ma questi gap non sono ignoti. Anzi il nostro governo al riguardo avverte l’Europa: livelli di eccellenza nel centro nord, superiori alla media Ocse, livelli pessimi al Sud.

 

“Ma nell’azione si è lenti. Troppo. Lo si vede dai testi Invalsi, dove siamo sempre ultimi tra gli italiani. Non funzionano neppure certi fattori minimi..”

 

Per esempio ?

 

“ Le mense a scuola. Se soltanto  il 20% dei ragazzi siciliani ha il servizio mensa, a Palermo sono dieci volte meno (2%), mentre  a Bolzano sono al 100%…”

Questo è fatto tutt’altro che minimo..

“ Certo, proprio:  Save ricorda come la mensa  scolastica è essenziale per contrastare  sia la povertà alimentare che la povertà educativa dei bambini e degli adolescenti; ma i Comuni siciliani pagano eserciti di precari e non hanno soldi per le mense….”

Vedo che una parlamentare di Mazzarino (CL), l’onorevole Chiara Scuvera, ha depositato un disegno di legge per renderle obbligatorie in Italia….

“ Già. Non sarebbe male che i candidati presidenti si occupassero di mense e scuole “

Ci sono rettori e professori in campo. Aspettiamo i programmi. Si può sperare. Al modo che raccomandava Sciascia, naturalmente. Ossia con qualche disperazione

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