di PASQUALE HAMEL
”Sicuramente, c’è qualcosa che non va se di deve registrare un dato sconfortante come la certificazione che solo un siciliano su quattro, per la precisazione il 25,8, ha letto un libro nel corso dell’intero anno. Un dato che vede la Sicilia, anche in questo caso, fanalino di coda – peggio di noi, come sempre, c’è solo la Calabria – fra le regioni italiane. Un dato ancor più drammatico, non credo che usare quest’aggettivo sia esagerato, se si confronta con altre regioni a cominciare dalla Lombardia che registra un 48,9%, quasi due su quattro o il Trentino e il Friuli Venezia Giulia che raggiungono circa il 55,%, cioè più di due lettori su quattro cittadini superiori agli anni sei. Giustificata, dunque, la reazione sconsolata dell’illustre glottologo Franco Lo Piparo, dal quale traggo i dati, che commenta questi dati come una Caporetto dello sforzo di acculturazione delle nostre genti, dati che , con buona pace di quanti alimentano il solito vittimismo meridionale, offrono qualche risposta al perché questa nostra terra, nonostante tutto, resta pur sempre al palo. “