di BARTOLOMEO ROMANO Caro Giovanni, ho letto le amare considerazioni di Lelio Cusimano sule ferrovie in Sicilia
e devo dire che sono amareggiato e disgustato. Si è sempre parlato di Italia a due velocità, ma qui si rischia di rimanere fermi, mentre altri sfrecciano veloci. Di pochi giorni addietro la notizia che Italo effettuerà ulteriori nuovi viaggi tra Milano e Venezia e tra Roma e Venezia. E ci sarà un treno no stop ogni 30 minuti tra Roma e Milano. Ora voglio essere chiaro: la notizia sarebbe ottima, se non riguardasse solo i collegamenti nel Nord e tra Roma e il Nord. A ciò si aggiungano poi le recenti difficoltà nei collegamenti aerei da e per la Sicilia per avere un quadro più ampio, ma sempre a tinte fosche.Una buona politica, di qualsiasi coloritura, dovrebbe lavorare per eliminare o, almeno, attenuare le differenze.
E non solo promettere di farlo. Ma noi dobbiamo controllare che non ci siano Pinocchi o smemorati tra chi ci rappresenta. Altrimenti saremo anche noi, sia pure in diversa misura, responsabili di come vanno (rectius: non vanno) le cose.