Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

Un Albero di Natale , quest’anno, a Palermo, nell’orto botanico che cambia. “E saranno più belle le feste, mi dice Paolo Inglese, coordinatore dei musei dell’università. Hanno lavorato ieri , di domenica, con i bambini della Baby Planner guidati da Valentina Bruno. Hanno sollevato tra le austere colonne del gymnasium un cipresso di 6 metri donato dal vivaista Lo Porto. Gli addobbi sono stati realizzati da studenti italiani con gli stranieri che studiano a Palermo e che vengono da tutto il pianeta: dall’iran, dall’Honduras, dalla Russia, dall’Albania, dall’india. Dice il curatore Manlio Speciale “Una bella festa oggi all’orto, con panettoni, sorrisi di bambini e tanto entusiasmo.” Paolo Inglese non nasconde una giusta euforia : “ Non un bell’albero come potrebbe un Hermes. Ma un albero che sa dire molte cose” Quali in primo luogo?: “ Primo: non è costato nulla, è fatto di estro e donazioni. Secondo: la multicularità: ci sono dietro gli studenti del mondo. Terzo: il gioco di squadra ; hanno collaborato tutti i musei: dal gemellaro, da zoologia, da quello dei motori. Ed è venuto bene, è un bel giorno..” E venuto bene, si. Con tanta fantasia. Si trova di tutto: palle colorate di materiale organico, antiche etichette di maiolica, schizzi e disegni, pigne e pezzi di bambù’. Un albero da vedere.  Nell’orto che cambia (gp)

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