Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

( Portici e archi nel palazzo del parlamento siciliano )

di LELIO CUSIMANO E GIOVANNI PEPI

Regione ed elezioni. Sembrano chiusi i giochi, caro Lelio. I candidati ci sono. Si pensa ora ai programmi. Cammino giusto, ma con il piede sbagliato…

“ In che senso ?”

Si parla di ciò che la Regione deve fare e non di ciò che la Regione può fare. Diciamo sempre che spende troppo e male. Sbagliamo ?

“ No . Qui le cifre sono impietose e chiare..”

Ricordiamole…

“Ci sono debiti per otto miliardi in costante crescita. Almeno quelli visibili..”

Ce ne sono di invisibili ?

“Si. frutto di gestioni indebitate che non si ripianano..”

Per esempio..?

“La Sanità. i rifiuti, i Comuni..”

Ma il debito pubblico è malattia nazionale..

“Noi siamo tra i peggiori. Ogni siciliano ha un debito 1.583 euro, nelle altre si è a 1.088, il 45% in meno.“

E’ in atto un rientro?…

“ No. In questa Legislatura, il debito della Regione è aumentato del 41%. Tra entrate e uscite c’è ormai una differenza strutturale “

Dicevo : si spende troppo e male. Se nei programmi non si propone come spendere meno e meglio, si vende fumo. Dove stanno i vizi ?…

“Nel personale, in primo luogo..”  

Vecchio discorso. La Regione non è un volano per orientare la crescita, ma uno  stipendificio…

” E gli sprechi sono evidenti. Basta guardare i dati della Corte dei Conti. Nell’isola un quarto dei  “regionali” italiani, e un terzo dei dirigenti.”

Diamo un’idea dei numeri “Il regionali diretti sono 18.075 ..” Ma , i conti non si fermano qui…

“No. Ci sono i pensionati ancora a carico del bilancio regionale, i 45.304 della sanità, i 23.487 della forestazione, i 7.113 delle società partecipate, poi le migliaia  di precari presso i Comuni, gli ex PIP, gli ASU, i Consorzi di Bonifica, la Resais, la formazione e più di recente i dipendenti fuoriusciti dai processi di liquidazione….”

Tiriamo le somme. Nel 2007, inizio della grande crisi, la Sicilia ha perso il 12% della ricchezza prodotta (PIL) l’Italia il 6. Di sostegni finanziari e supporti istituzionali c’è bisogno eccome.  Ma, essendo questi i numeri, chi si candida deve non solo dire che cosa , con lui presidente, farebbe la Regione per cambiare la Sicilia. La Regione non può fare tutto. Dica invece che cosa la Regione deve fare per cambiare se stessa , condizione necessaria per poter fare qualcosa di buono per gli altri.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.