Sono un giornalista che scrive, parla e fotografa. Una passione: la bici da corsa. Un sogno: riuscire a far capire anche quello che non capisco.

di PATRIZIA DI DIO

presidente nazionale Terziario Donna della ConfCommercio 

Questo periodo singolare, che impone a uomini e donne di rimanere a casa e che vede le famiglie riunirsi e trascorrere le giornate in compagnia, riscoprendo momenti di vita familiare spazzati via dalla frenetica routine quotidiana,  induce tutti, donne e uomini, a riflettere e a ripensare al concetto di condivisione. Stando a casa, infatti, uomini e donne stanno condividendo  tutti gli impegni quotidiani familiari: prendersi cura dei propri figli aiutandoli a fare i compiti e intrattenendoli in varie attività ludiche oltre che didattiche, badare agli anziani, cucinare per la famiglia,  nonché le cosiddette “faccende domestiche”. Tutte attività generalmente appannaggio delle donne, a causa di un “deficit culturale ed educativo” ereditato e consolidatosi sul piano sociale. 

Questa condizione, dunque, di condivisione “forzata” ci esorta a ripensare al concetto di parità di genere, che proprio da questa situazione ne potrebbe uscire rafforzato. Adesso siamo tutti sullo stesso piano, malgrado anche precedentemente le donne lavoratrici dovessero avere gli stessi doveri/diritti  degli uomini lavoratori, questa emergenza può dare a tutti noi l’opportunità di concretizzare il raggiungimento di una cultura di parità autentica e coerente. La famiglia, le necessità di cura di figli, di anziani, le faccende domestiche, non riguardano solamente la donna, ma così come la famiglia è di entrambi coloro che decidano di condividere un progetto di vita insieme, così come sia l’uomo che la donna contribuiscono ormai insieme al reddito familiare,  alla stessa stregua tutti gli impegni più o meno gravosi della famiglia vanno condivisi. 

Ma non solo a vantaggio della donna ma di un arricchimento di tutta la famiglia.  Traiamo  spunti positivi, sempre! Anche i momenti di estrema difficoltà come questo siano preludio di  miglioramento e di crescita.E’ importante un appello a tutti, imprenditrici, imprenditori, impiegate, impiegati, affinché da questo momento di difficoltà si esca migliori di prima, più uniti di prima, e con una maggiore consapevolezza dell’importanza della condivisione. Lasciamoci alle spalle quel retaggio culturale che ci ha imposto determinate strutture e regole sociali e apriamoci ad una concreta cultura paritaria. Siamo tutti sullo stesso piano, siamo tutti uguali, e solo uniti e aiutandoci a vicenda  riusciremo a superare questo periodo di enorme incertezza. E a uscirne migliori. Tutti.